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Mano a mano che le 300 pagine di progetto, con tanto di rendering e disegni depositati nei giorni scorsi in Comune da chi dovrà realizzarlo, e racchiusi nei file allegati alla richiesta di procedura autorizzativa, vengono aperte e scoperte, e più i cittadini del quartiere Sacca a Modena trovano fondamento ai loro peggiori timori. Quelli che da alcune settimane esprimono rispetto all'enorme impatto, soprattutto sul traffico di mezzi pesanti (circa 750) in entrata ed in uscita dal comparto, sull'inquinamento e sulla vivibilità del quartiere che l'espansione del polo logistico Conad, nella zona compresa tra le vie Canaletto e Polonia, nell'ex area Civ&Civ, avrà in futuro.
La cubatura dell'attuale edificio ex Civ&Civ aumenterà, portando al posto dell'edificio attuale una costruzione che nelle parti più alte supererà i 30 metri.
Le immagini riportate nelle simulazioni grafiche al computer del progetto parlano da sole e rendono la portata dell'intervento non solo in termini edificatori ma sul conseguente impatto sull'assesso viario del quartiere. Un tale intervento comporterà la realizzazione di una nuova rotatoria in uscita dalla tangenziale per consentire l'immissione di un flusso calcolato di circa 370 camion al giorno in entrata e chiaramente in uscita. Oltre allo spostamento di un flusso più leggero dei mezzi di circa 300 dipendenti verso vie concepite per accogliere al massimo il flusso dei residenti, come viale Europa. Il punto espresso dai referenti del Comitato è che un progetto di ampliamento di tale portata, anche sotto l'aspetto del traffico e dell'impatto, risulterebbe concepibile all'esterno della tangenziale e non all'interno, soprattutto all'interno di un qiartiere dove le linee della politica del comune stanno seguendo un indirizzo opposto, ovvero ridurre il traffico veicolare ed i rischi ad esso connessi, anche attraverso l'espansione delle zone 30.
Ed è per informare i cittadini della Sacca sulle dimensioni del progetto e sui possibili impatti che dopo la riunione serale convocata sotto il portico del centro commerciale di vicinato hanno organizzato una conferenza stampa davanti all'accesso di via Finzi dell'attuale polo logistico Conad, in funzione da anni e che con il nuovo progetto si espanderebbe negli ex edifici Civ&Civ. Luogo emblematico per tastare con mano il futuro impatto. Anche di sabato il flusso di camion in ingresso ed in uscita è importante e si unisce a quello in accesso ed in uscita dall'altro polo logistico GLS da due anni sorto nella zona. Il tutto con vista camino dell'inceneritore dal quale escono tonnellate di fumi e C02 derivanti dalla combutione di 220mila tonnellate di rifiuti bruciati ogni anno.
Stampate le immagini del nuovo progetto. 'Siamo a disposizione di tutti i cittadini per informare di cosa sta succedendo e di cosa stiamo facendo dopo avere ottenuto l'apertura di un dialogo con il Comune e l'incontro avuto con Sindaco e Assessore all'urbanistica'. Ma Il tempo stringe. Le idee e le propote alternative vanno tradotte in osservazioni scritte ed argomentate. Il conto alla rovescia dei 60 giorni entro i quali è possibile presentare proposte di modifica è scattato il 24 novembre. Per elaborarle e strutturare le idee sono necessarie competenze tecniche e legali. E per questo servono fondi. Che il Comitato potrebbe reperire, oltre che da donazioni volontarie, attraverso eventi pubblici che saranno organizzati nei prossimi giorni.
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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