Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
A undici anni dal sisma che colpì l’Emilia la ricostruzione è pressoché terminata. Dopo le terribili scosse del 20 e 29 maggio 2012 - domani ricorre l’anniversario del primo, devastante colpo - e i durissimi mesi che seguirono, oggi i numeri dicono dell’enorme lavoro fatto da allora.
Tanto che a fine anno è prevista la cessazione dello stato d’emergenza e il ruolo di Commissario di Governo per la ricostruzione affidato al presidente della Regione, Stefano Bonaccini: ciò che resta da completare, pur con risorse e procedure dedicate, potrà proseguire nella normalità.
Sisma, i numeri della ricostruzione
La ricostruzione privata, abitazioni e attività produttive, è praticamente completata. Ciò che resta da fare riguarda soprattutto quella pubblica e monumentale, edifici spesso vincolati dalle Sovrintendenze.
L’investimento complessivo di risorse, per la parte privata e pubblica, è stato pari a 6,7 miliardi di euro, di cui 5,6 miliardi già liquidati.
Oltre 18mila abitazioni sono state ripristinate e 28 mila persone rientrate nelle proprie case. 570 scuole ripristinate o ricostruite ex novo senza che fosse mai persa un’ora di lezione. Oltre 6.200 piccole attività commerciali, artigiane e dei servizi sono state rese di nuovo agibili, 3.500 aziende industriali e agricole ristrutturate e altre 1.550 imprese hanno messo in sicurezza i propri stabilimenti o spazi di produzione.
Centri storici
Per la riqualificazione dei centri storici ricompresi nel perimetro del “cratere ristretto”, in aggiunta a 18 milioni di euro erogati dalla Regione nel 2015 attraverso il Programma speciale d’Area, sono assegnati agli Enti locali 30 milioni di euro per la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria. Dal 2019 a oggi ulteriori risorse pari a circa 57 milioni di euro sono state stanziate per interventi di riqualificazione o nuove aperture di botteghe, uffici, attività artigianali e professionali per un totale di 1.150 progetti. A questi si aggiungono le quasi 7.000 attività economiche e commerciali ripristinate, dai negozi alle botteghe artigiane.
Edifici religiosi
Dopo il sisma, di 495 chiese danneggiate 325 risultavano inagibili. A oggi sono state stanziate risorse per 382 milioni di euro su 478 edifici (fondi del commissario e cofinanziamenti). Già poche settimane dopo le scosse alle chiese locali vennero realizzati anche 15 edifici provvisori, per una spesa di quasi 6,3 milioni di euro. Ad oggi sono 353 le chiese già recuperate e riaperte al culto.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>