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Quella dai 50 ai 54 anni è la fascia della popolazione alla quale è stata estesa, nelle ultime settimane, la possibilità di sottoporsi alla vaccinazione, e quella dalla quale e sulla quale si generano più domande. Quesiti posti soprattutto da coloro che essendosi prenotati (10.500 al 19 maggio in provincia di Modena), contattando il proprio medico di medicina generale o accedendo al portale regionale sulle vaccinazioni, non hanno ancora ricevuto risposta. Domande girate questa mattina alla coordinatrice del piano vaccinale dell'Ausl in provincia di Modena Silvana Borsari che su questo punto ha risposto accompagnando le sue parole ad una slide: 'L'Ausl sta raccogliendo le prenotazioni arrivate al 19 maggio. Sulla base di queste fornirà ai medici di famiglia le dosi richieste che già da ora sono garantite dalla fornitura del vaccino Pfizer. Procedura che si concluerà entro i primi fi giugno.
I candidati al vaccino riceveranno la conferma dell'appuntamento per la vaccinazione e le vaccinazioni inizieranno dal giorno 7 con le prime dosi. Trattandosi del vaccino Pfizer dovranno trascorrere 35 dosi per l'inculazione della seconda. Le forniture sono garantite, per cui dovremmo concludere la copertura di coloro che si sono prenotati in questa fascie di età entro il 31 luglio'. E se alcune risposte per questa fascia sono arrivate, così non è per la fascia dei 40enni che nei giorni scorsi hanno avuto la possibilità, nella corsa tra regioni ad estendere più e prima delle altre le fasce di età, la possibilità di prenotarsi. Per loro si è trattato di una pre-prenotazione. 'Perché su questa fascia - conferma Silvana Borsari - nemmeno noi abbiamo indicazioni, non ci sono state date'. Ovvero non si sa ancora quando i 40 enni riceveranno la conferma dell'appuntamento, dove dovranno vaccinarsi e con quale vaccino.
L'incontro con la responsabile del piano vaccinale provinciale ha permesso di avere conferma e spiegazione del calo nell'ultima settimana, a livello provinciale e regionale (da noi recuperato dai dati ufficiali) delle dosi di vaccino inoculate. 'Fino a lunedì eravamo a livello di target previsto, intorno alle 5600 dosi giornaliere a livello provinciale, ma la carenza nelle forniture ha obbligato a giorni da 4800. Le forniture di vaccino arrivano solitamente al mercoledì. Nei prossimi giorni dovremmo ritornare al target costantamente considerando le dosi in arrivo sia di Moderna (tra queste anche 4000 delle 400.000 salvate ieri), sia di Johnson&Johnson sia di Pfizer. Astrazeneca? Arriva con il contagocce e serve soprattutto per garantire la copertura delle migliaia di seconde dosi. Ma lo ripetiamo. Il raggiungimento del target giornaliero non dipende dalla nostra capacità ma solo dalla disponibilità o meno di vaccini'
Nel frattempo, con l'avanzare della campagna vaccinale e dei guariti cresce al 46,6% anche la percentuale della popolazione definita non suscettibile al covid. Composta da coloro che hanno ricevuto la prima dose, coloro che ne hanno ricevute due e coloro che sono guariti entro i 180 giorni, periodo entro al quale è accertata una buona carica anticorpale.
Redazione Pressa
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