Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
La Direzione investigativa antimafia di Firenze e di Bologna ha dato esecuzione ad un decreto di confisca di beni mobili e immobili, oltre a diverse disponibilita' finanziarie, emesso dalla Corte d'Appello di Bologna, nei confronti di Nicolino Sarcone. L'imprenditore edile di origine cutrese, da anni stabilitosi in Emilia, e' ritenuto affiliato alla cosca 'ndranghetista Grande Aracri di Cutro (Crotone) ed e' gia' stato condannato con rito abbreviato a 15 anni di reclusione nell'ambito del processo 'Aemilia'. Il provvedimento, spiega la Dia, arriva dopo le indagini condotte dagli uomini della Direzione investigativa antimafia sull'intero patrimonio di Sarcone, dalle quali e' emersa una netta sproporzione, non giustificata, tra i redditi dichiarati e l'ingente patrimonio a lui riconducibile. Tra le evidenze e' stata considerata anche la sua condanna a 10 anni di reclusione, emessa dalla Corte d'Appello di Bologna e diventata irrevocabile il 21 giugno dell'anno scorso, nell'ambito del processo denominato 'Edilpiovra' poiche' Sarcone e' stato ritenuto responsabile anche del reato di associazione mafiosa.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>