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Scampato il pericolo di vedersi confermata dalla Cassazione la condanna a quattro anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, l'avvocato Giuseppe Pagliani, ex esponente di Forza Italia a Reggio Emilia, si prepara ora ad affrontare un nuovo processo d'appello. Lo hanno deciso gli stessi giudici romani nella sentenza relativa ai ricorsi di 46 imputati del primo troncone del processo Aemilia contro le infiltrazioni della 'ndrangheta al nord, quello partito da Bologna con rito abbreviato, che ha confermato 40 condanne. Affidando al suo profilo Facebook un messaggio, Pagliani si dice certo che alla fine sarà dimostrata la sua innocenza. 'La Corte di Cassazione ha annullato ieri notte la sentenza strampalata ed ingiusta di condanna pronunciata nei miei confronti nel settembre dello scorso anno. Ora si rifarà il processo in Corte di Appello a Bologna, grazie al cielo si riparte da due pronunce di completa assoluzione di Tribunale del Riesame e del giudice di primo grado di Bologna', afferma l'avvocato.
Secondo cui 'continua un supplizio inaudito e folle, l'innocenza totale ed ormai palese non dovrebbe permettere a nessuno di vivere una gogna giudiziaria di questo genere'. Conclude dunque Pagliani: 'Io non ho mai mollato un solo istante e di certo non mollerò adesso, l'estraneità alle accuse verrà ribadita un'altra volta in Corte di appello. Io non mollo e non mi piego alle ingiustizie, non l'ho mai fatto e mai lo farò'.
Pertanto 'con determinazione assoluta continuo a combattere sino alla sentenza di assoluzione finale che ritengo prossima'. A catapultare nella bufera giudiziaria il legale reggiano sono state le intercettazioni telefoniche raccolte dagli investigatori il 21 marzo 2012, quando, dopo la cena al ristorante Antichi Sapori (convocata per organizzare la controffensiva della cosca alle interdittive antimafia), Pagliani riferì in sostanza alla sua fidanzata di essersi prestato a dare il sostegno politico di cui gli associati avevano bisogno, 'strumentalizzando in tal modo la battaglia già in corso nei confronti della presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini', ha scritto il pm nel capo di imputazione.
Redazione Pressa
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