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'Lunedì prossimo presenterò un esposto in Procura relativo alle vicende di Don Giorgio Govoni e dei quattro fratelli Covezzi di Massa Finalese. Nell’esposto citerò tre atti parlamentari del 1999 e 2011, due interpellanze a cui risposero il Ministro della Giustizia Oliviero Diliberto ed il sottosegretario Franco Corleone ed una terza nella quale risposi io a nome del Governo nella mia qualità di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla famiglia'. Così l'onorevole Carlo Giovanardi di Idea sul caso-Veleno.
'Nella dettagliata risposta che fornii allora al Parlamento sottolineavo tutte le incongruenze e le forzature relative ai Covezzi le cui dichiarazioni, scriveva la Corte d’ Appello assolvendo i genitori ( sentenza poi confermata dalla Cassazione ) “sono state rese all’interno di una comunità gravida di potenzialità suggestive e manipolatorie, dalla quale i minori possono avere assimilato, interiorizzato e poi riferito racconti di altri“.
Di fronte a recenti dichiarazioni di altri bambini di Massa, sottratti alle famiglie e nel frattempo diventati adulti, che denunciano di essere stati a suo tempo manipolati ed indotti a dire cose false, V . Covezzi ha ribadito in una lettera ai giornali tutte le accuse verso i genitori aggiungendo che “ altre persone saranno ferme nel sostenere la propria posizione, come lo furono all’ epoca dei fatti “. Non so se la Covezzi si riferisca alle psicologhe o alle assistenti sociali o agli affidatari o ad altri bambini del tempo, fatto sta che con sentenza passata in giudicato tutto il narrato dei minori Covezzi sia per quanto attiene ai riti cimiteriali sia per quanto riguarda i genitori è stato accertato essere del tutto falso - chiude Giovanardi -. Ritengo mio dovere esporre tutto questo all’Autorità giudiziaria che ha le competenze per accertare se emergano ipotesi di reato, soprattutto nell’interesse di una famiglia vittima in tutte le sue componenti di falsi ricordi che la mantengono ancora oggi disgregata'.
Redazione Pressa
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