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Gestivano una centrale di spaccio allestita in un appartamento preso in affitto in via Bisi, in zona vignolese, ma la droga che confezionavano in ovuli pronti per lo spaccio era destinata prevalentemente al mercato della droga del Parco XXII aprile. Quattro etti di cocaina e altri quattro di eroina, quelli che gli agenti della squadra mobile di Modena hanno rinvenuto e sequestrato all'interno dell'appartamento, dove la droga veniva tagliata e confezionata in ovuli pronti per lo spaccio. A gestirne il commercio due fratelli di origine nigeriana, uno di 31 anni, irregolare sul territorio nazionale, e l'altro di 34 anni. A quest'ultimo, già richiedente asilo e con in tasca il permesso di soggiorno per motivi umanitari. Uno abitava in via Bisi, in un appartamento adiacente a quello utilizzato per lo spaccio, il secondo in un alloggio nella vicina ia Confalonieri, insieme alla moglie, anche lei in italia con permesso di soggiorno umanitario.
I particolari dell'indagine che ha portato al loro arresto sono stati illustrati questa mattina dal Dirigente capo della Squadra Mobile di Modena Salvatore Blasco.
Gli agenti sono arrivati a loro attraverso diversi appostamenti seguiti ad alcune segnalazioni su movimenti sospetti nella zona di via Vignolese, via Moreali e via Bisi. I due fratelli sono stati fermati in diversi momenti. Il più giovane, in strada. A seguito di una perquisizione personale durante la quale era stata trovata della droga nascosta nelle tasche, l'uomo era stato portato in questura. Con sé portava anche le chiavi dell’appartamento di via Bisi dove gli agenti hanno rinvenuto la centrale di spaccio, e dove per le scale della palazzina hanno incontrato il fratello che stava allontanandosi con una borsa con almeno 3 etti di sostanza all'interno. Con lui, in tasca, anche un bilancino.
Come il fratello era solito spostarsi con la droga da quella zona a quella del parco XXII aprile. La perquisizione all’interno dell’appartamento di via Bisi ha permesso di rinvenire il resto dell’ingente quantità di droga e 2600 euro in contanti probabile provento di spaccio, sequestrati insieme alla merce.
Elementi messi sul tavolo della Procura che ha disposto l’arresto dei due. In corso indagini per appurare eventuali collegamento con le organizzazioni criminali nigeriane e la provenienza della droga. Si ritiene che i due, vista anche l'ingente quantità sequestrata, rivestissero un ruolo intermedio nell'attività di spaccio, tra i grossi ed i piccoli spacciatori.
Dopo gli arresti dei giorni scorsi, e la scoperta di un altra centrale di stoccaggio e confezionamento della droga in un appartamento di via Cerretti, nelle adiacenze del parco XII aprile, salgono a 4 le persone ritenute pedine importanti dello spaccio, arrestati dalla Squadra Mobile.
Redazione Pressa
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