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Nel pomeriggio di ieri la polizia ha arrestato un cittadino marocchino di 33 anni, per violenza privata. Gli operatori hanno prestato soccorso ad una donna che, in evidente stato di agitazione, era minacciata ed inseguita dal marito. Gli operatori sono tempestivamente intervenuti in strada Montanara, proprio nel momento in cui l’uomo le ha strappato di mano il cellulare e lo ha gettato in un vicino canale.
La donna ha raccontato che il rapporto fra i due, sposati dal 2016, si è definitivamente interrotto nel mese scorso per volontà della stessa, a causa di numerosi episodi di gelosia e comportamenti aggressivi del giovane, mai denunciati.
Il marocchino, che non ha mai accettato la separazione, ha continuato a cercarla e presentandosi sul posto di lavoro della donna, si è offerto di accompagnarla in auto a casa.
La giovane, accettando per paura di una scenata che l’avrebbe compromessa in ambito lavorativo, dopo averci pranzato insieme, si è accorta dello strano percorso utilizzato dal marito che portava fuori dal centro abitato.
Accostato il veicolo, l’uomo la implorava di ritornare insieme, cercando un approccio amoroso ma al rifiuto della moglie, le chiedeva allora di ucciderlo fornendogli una forbice ed un coltellino. La donna, inorridita dalla richiesta, ha gettato gli arnesi nel corso d’acqua scatenando la reazione del marito che ha indirizzato l’autovettura verso il canale al grido “Se non torni con me, ci ammazziamo tutti e due”, fermandola in bilico sull’argine del canale. Riuscendo a divincolarsi, la donna ha tentato di allontanarsi scappando e chiamando nel mentre la Polizia che è tempestivamente giunta a prestarle soccorso.
I due sono stati accompagnati presso la Questura per accertamenti, dove la signora ha sporto querela nei confronti dell’uomo, clandestino sul territorio nazionale, con precedenti di polizia per reati di droga. Nei confronti del marocchino è scattato l’arresto per violenza privata ed è stato trattenuto nelle celle di sicurezza, dove in preda ad una presumibile crisi d’ansia, si è procurato abrasioni alla fronte. Ora si trova all’ospedale di Baggiovara, in attesa di processo con rito direttissimo.