Rapina a una anziana 90enne: in manette 4 italiani

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Dopo due mesi di indagini gli agenti della squadra mobile di Modena hanno eseguito la scorsa notte 4 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 4 cittadini italiani di età compresa tra i 25 ed i 50 anni residenti a Modena.  Sono i responsabili della violenta rapina avvenuta il 27 settembre scorso all’interno di un appartamento di viale Gramsci nel quale vive una donna di 90 anni.  Immobilizzata e rapinata di 5.000 euro in contanti e di vari gioielli. Un fatto che aveva sconvolto un intero quartiere. Un colpo teoricamente sicuro e studiato per la banda dei 4 che, attraverso il rapporto di fiducia conquistato da uno di loro che all’interno dell’abitazione aveva effettuato lavori di piccola manutenzione ed idraulica, avevano avuto modo di conoscere le abitudini della donna così come i valori che custodiva in casa.

Il 28 settembre, intorno alle 17, decidono di entrare in azione. Dopo due tentativi di entrare in casa con la scusa di effettuare lavori riferiti a loro dire 'necessari' anche su indicazioni dell'amministratore di condominio, il terzo va a segno. In casa entrano in 2. L’azione è stata ricostruita in conferenza stampa insieme al Questore, dal capo della squadra Mobile di Modena Marcello Castello.

La signora viene immobilizzata. In due ne trattengono mani e braccia. Uno le tarpa la bocca con la mano, per evitare che gridi aiuto. Un terzo prende un coltello e apre i cassetti chiusi dove sono custoditi i gioielli. Poi si impossessa dei 5000 euro in contanti. Da qui i tre si dileguano. Sarà la stessa donna al termine di quei minuti da incubo, a dare l'allarme.

Sul posto arrivano i sanitari del 118 che la trasportano all'ospedale (dove verrà certificata una prognosi di 7 giorni), e gli agenti di Polizia che da subito raccolgono indizi e testimonianze, integrate poi da interecettazioni telefoniche ed immagini delle telecamere di videosorveglianza. Fondamentali le testimonianze dei vicini di casa della donna, abituati a vedere i componenti della banda vestiti da operai (uno era stato visto anche indossare un giubbotto  che richiamava quello in dotazione alla Polizia Municipale).  

I 4 avevano puntato molto sul rendersi insospettabili, presentandosi diverse volte nella palazzina, anche nei giorni antecedenti al furto, con attrezzi ed abbigliamento da operai, acquistati da un magazzino edile dove le telecamere hanno immortalato l’uomo poi rivelatosi una sorta di basista, oltre che autista, acquistare un tubo in PVC posto sull’auto parcheggiata sotto l’appartamento di viale Gramsci nel corso della rapina. Nel tentativo di sottolineare la presenza di operai e non di rapinatori. Per lui sono scattati gli arresti domiciliari. Per gli altri, che dovranno rispondere di lesioni e rapina, si sono aperte le porte del carcere. Raggiunta da denuncia una donna,  compagna di uno dei 4.  Al termine di un operazione che il sostituto procuratore della repubblica Lucia Musti ha giudicato brillante in tutte le sue fasi di indagine e di esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare che hanno assicurato i 4 alla giustizia.