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Nulla toglie alla gravità dei reati commessi, tre rapine a mano armata commesse a distanza di poche ore ai danni di due farmacie ed una edicola, posti sull'asse di via Giardini, a Modena, sulle quali peserà solo il fatto di averle confessate, ma è chiaro che l'autore, il 42 enne palermitano, ha agito in preda alla disperazione. Sfrattato dalla casa nella quale da alcuni anni viveva con la compagna dalla quale si era recentemente separato, viveva di espedienti, senza lavoro, senza famiglia, senza fissa dimora. Una situazione che lo aveva portato a commettere piccoli furti, sfociati nell'escalation di ieri. A partire dalle 8,40 circa della mattina l'uomo, che ha appena acquistato un coltellino a roncola, entra nella farmacia del Gallo, nei pressi di piazzale Risorgimento, obbligando la cassiera sotto minaccia a consegnarli il denaro contenuto in cassa.
Dopo nemmeno due ore la scena si ripete ma ai danni di una edicola, in via Cattaneo. Il rapinatore punta la lama verso l'edicolante, anche in questo caso una donna, intimandole di consegnargli il denaro in cassa. Poco dopo medesima dinamica ai danni della farmacia posta all'altezza del civico 760 di via Giardini. Anche qui una farmacista minacciata. I due bottini più ingenti nelle due farmacie. Circa 1200 euro che l'uomo inizia a spendere in parte in Gratta e Vinci. Alcuni vincenti, altri no, ma soprattutto no. Al punto che i soldi in tasca calano. Dopo il primo colpo vede la Volante agirarsi in zona. Ha paura di essere braccato e così prima di colpire ancora entra in un negozio di abbigliamento gestito da cinesi e acquista indumenti che si cambia al volo. Poco dopo le 12 il terzo colpo alla farmacia.
Forse altri gratta e vinci. Fatto sta che in tasca, quando gli agenti lo raggiungeranno, dei 1200 euro rubati, ne avrà circa 600. Gli altri spesi, con la stessa velocità con cui li aveva rubati. E lui che dopo l'ora di pranzo, in via Guido Rossa, sfuggito ai controlli, decide di costituirsi e chiama la Polizia che poco dopo lo raggiunge e lo ferma. Spiegherà agli agenti le sue precarie condizioni economiche e di vita. Ammette e descrive tutte e tre le rapine commesse. Il giudice terrà forse terrà conto della sua ammissione di colpevolezza, ma le responsabilità sono pesanti. Rapina aggravata dall'uso di arma e continuata. Si trova in carcere in attesa di essere affidato all'autorità giudiziaria.
Redazione Pressa
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