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'A Bastiglia la giunta ha stanziato 660mila euro per il nodo idraulico: ma perchè se la messa in sicurezza è di competenza della Regione?' A porre la domanda è il consigliere di opposizione Antonino Spica.
'Non discuto certamente la messa in sicurezza del nodo idraulico più volte invocata e certamente carente già prima del 2014, ma ne contesto senza dubbio le modalità sul fronte stanziamenti - afferma Spica -. Si legge già nel sito dell’Agenzia Interregionale per il fiume PO (AIPO), che è già sua cura “la gestione del reticolo idrografico del maggiore bacino italiano, occupandosi essenzialmente di sicurezza idraulica, demanio idrico e navigazione fluviale”; inoltre il suo Polo Scientifico “è finalizzato alle attività di supporto interno e in prospettiva anche esterno, nelle varie fasi di progettazione, esecuzione e collaudo delle opere idrauliche”.
Lo stesso Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, in risposta ad una interrogazione in provincia il 27 novembre 2017, ribadiva che è la “Regione, titolare delle competenze in materia di difesa del suolo” , di concerto con gli enti responsabili dei lavori dall’Aipo, della Regione e dei Consorzi di bonifica, in raccordo con l’Agenzia regionale di protezione civile. Perché dunque interviene il Comune di Bastiglia duramente a sue spese? E’ infatti del 3 ottobre scorso la delibera di Giunta n.68 avente per oggetto “intervento di riprofilatura ed adeguamento delle sponde del cavo levata e del cavo torricella – 1° stralcio”, con uno stanziamento dal bilancio comunale pari a 660.000 euro così descritti:
Importo lavori a base d'asta: 395.000 euro
Oneri della sicurezza (non soggetti a ribasso) 5%: 19.750 euro
Totale lavori: 414.750 euro
Spese per espropri e occupazioni: 50.000 euro. Arrivando poi a 660.000 euro con altre voci (iva, spese tecniche, supporti tecnico amministrativi, indagini, rilievi, accertamenti...) - chiude Spica -. Non si comprende a fronte della premessa, per quale motivo è il Comune di Bastiglia a dover provvedere quando invece quei soldoni potrebbero essere spesi a sostegno di famiglie e imprese che qui hanno una imposizione fiscale fra le più alte del territorio: riuscirà a spiegare le motivazioni l’assessore Zanasi, con delega all’ambiente e territorio, peraltro assente durante quella riunione di giunta?'
Redazione Pressa
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