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Dai gruppi consiliari Rinascita Locale e Nuovo San Cesario, arriva 'soddisfazione' per la vendita dell'ex “Emiliana Rottami” in fallimento e danno il benvenuto al gruppo “Sibelco” che, 'ci auguriamo, possa lavorare in modo completamente diverso rispetto a “Emiliana Rottami” garantendo investimenti per l'occupazione ed il rispetto dell'ambiente'.
'Resta però - si legge in una nota - la grande preoccupazione per le 120mila tonnellate di vetro abbandonato presso lo stabilimento di via Bonvino a Ponte Sant'Ambrogio dove il rischio di una mega discarica a cielo aperto è quantomai probabile. Vero è che il Gruppo “Sibelco”, pur non avendo acquistato le montagne vetro, ha mantenuto l'autorizzazione in capo ad Emiliana Rottami per il sito di via Bonvino fino al 2031. Uno spiraglio? Un segnale di un possibile, futuro, interesse della multinazionale belga anche per il vetro di via Bonvino? Si vedrà.
Per ora occorre intervenire quanto prima affinchè quei cumuli vengano adeguatamente coperti per impedire la diffusione delle polveri di vetro nell'aria. Nell'ottobre 2012, per far seguito alle richieste dell’USL, il Sindaco di San Cesario emanò un’ordinanza imponendo la riduzione in altezza e la copertura mediante teli dei cumuli di via Bonvino. Oggi, dopo la chiusura dello stabilimento, quei teli sono diventati degli enormi stracci che svolazzano liberamente e malamente coprono i cumuli (vedi foto allegate). Chi vive in zona è sconsolato, non basta la prospettiva di una discarica sotto casa, ora c'è quasi la certezza di dover respirare polveri di vetro per lungo tempo. E come se non bastasse, presso lo stabilimento di via Bonvino ci sono pure capannoni con tettoie in amianto mai bonificato, in stato di conservazione scadente. La vendita dell'ex “Emiliana Rottami” ha fruttato circa 700mila euro. Il sindaco intervenga presso il curatore fallimentare affinchè parte di quei soldi vengano spesi per tutelare la salute dei cittadini realizzando sia la bonifica dell'amianto, sia la copertura dei cumuli di vetro con sistemi efficaci e permanenti'.
Redazione Pressa
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