Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Uno striscione esposto in aula per dire no alla fusione tra i Comuni di Lama e Montecreto. Ha scelto anche una forma di protesta plastica il capogruppo di Forza Italia Andrea Galli durante l’assemblea regionale di oggi pomeriggio. ‘I Comuni di Lama e Montecreto non hanno nulla da condividere a partire dalla Storia, geografia, economia, ordine di grandezza: Lama può contare su una popolazione tripla rispetto a Montecreto con 2700 abitanti contro poco più 900 - afferma Galli -. A dimostrazione di quanto l’operazione sia innaturale è una analisi macroscopica dei flussi di traffico: il 60 % degli spostamenti da Lama ha come destinazione Pavullo e non certo Montecreto.
I tecnici della Regione potrebbero toccare con mano la distanza reale tra questi due centri montani passando qualche ora sul ponte di
Strettara e contando le auto in transito tra i due Comuni. Ben poche’.
‘Anche dal punto di vista economico i due Comuni sono tutt’altro che affini, tutt’al più complementari se si pensa anche alla diversa attività invernale: sci alpino a Montecreto, sci per famiglie o da fondo a Lama; chi sceglie una specialità, trascura l’altra. La verità è che la Regione vuole procedere sulla strada della fusione per puro interesse propagandistico, per dimostrare di aver svolto il compitino promesso in termini di apparente razionalizzazione imponendo al Territorio e ai suoi abitanti un progetto calato dall’alto.
Si sbandierano risparmi, nuove entrate o nuovi posti di lavoro; cancellare la Storia di due Paesi per 1 o 2 posti di lavoro mi pare peggio che il piatto di Esaù; vendersi per un piatto di minestra - chiude Galli -. Ricordo che lo stesso sindaco Pd di Sestola, Comune che avrebbe dovuto fare da capofila del nuovo ente, si smarco’ lasciando il tavolo dell’accord; ben diversa sarebbe la fusione con Comuni omogenei, complementari come, ad esempio, Montecreto con Fanano o Sestola. Forza Italia, compatta con tutto il Centrodestra, voterà contro questa innaturale fusione’
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>