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'Un silenzio assordante' che ha spinto i due consiglieri a rivolgersi a tutti i sindaci della montagna e si consiglieri. Così Fabio Catani e Davide Venturelli, consiglieri del Movimento 5 stelle a Pavullo, hanno inviato una lettera ai primi cittadini in merito al futuro del punto nascite pavullese.
I due consiglieri hanno chiesto 'un impegno forte e coeso a favore dell'ospedale e in particolare del punto nascite di Pavullo. Da diverso tempo c'è un silenzio assordante sulla questione, non essendo a conoscenza di piani o prese di posizione da parte dei sindaci della montagna abbiamo voluto in qualche modo sollecitarli a prendere in carico questa tematica, che crediamo sia fondamentale per la sopravvivenza della montagna. Ci auguravamo da tempo che questa 'chiamata alle armi' la facesse il sindaco di Pavullo, ma non avendo notizie di sorta abbiamo deciso di metterci noi la faccia, anche questa volta, perché non possiamo aspettare che la situazioni precipiti prima di intervenire.
Occorre fare il possibile finché il servizio è ancora presente e attivo. Ora la nostra speranza è che i sindaci scendano in campo tutti insieme per richiedere la tutela e il potenziamento di questo servizio indispensabile per il nostro territorio'.
Catani e Venturelli hanno spiegato che 'molti giovani della nostra montagna in questi anni hanno deciso di emigrare altrove, spesso in comuni della pianura, lamentando che l’Appennino offra una minore rete di servizi. Proprio a tal proposito torniamo a sottolineare che l’esistenza del punto nascite è di vitale importanza per gli abitanti dell’intera montagna. I reparti di Ginecologia e Ostetricia e di Pediatria di Pavullo rappresentano un efficace punto di riferimento e servizio a tutela dei nascituri e delle future mamme,soprattutto per quelli che risiedono nei comuni maggiormente distanti dalla pianura.
L’ospedale dà lavoro a numerosi professionisti e lavoratori, crea un indotto virtuoso che arricchisce e mantiene vivo il territorio, non solo di Pavullo, ma di tutti i Comuni dell’Appennino.
L’ospedale di Pavullo non è un insieme di reparti a sé stanti: ogni area dialoga e coesiste in un sistema di rete interna, il corretto funzionamento e mantenimento della quale è necessaria alla vita dell’intera struttura. L’esistenza del punto nascite è infatti essenziale per il mantenimento delle sale operatorie, della guardia anestesiologica h24, dalle quali dipende a sua volta il rinnovamento strutturale del Pronto Soccorso. Tutto dunque è connesso, e l’eventuale chiusura o ridimensionamento di un reparto porterebbe conseguenze problematiche sull’intera rete ospedaliera pavullese'.
È così si appellano a sindaci e consiglieri perché 'i servizi vanno difesi, tutelati e mantenuti, a questo sono chiamati gli Amministratori del territorio' e chiedono che 'si apra un tavolo di discussione e di confronto nel quale i sindaci della montagna si uniscano e facciano fronte comune per tutelare e valorizzare il punto nascite di Pavullo, affinché questo possa continuare ad esistere nel tempo e possa divenire un polo d’eccellenza all’interno della rete ospedaliera provinciale.
La invitiamo a prendere posizione pubblicamente su questo tema, restiamo a Sua disposizione per fornire maggiori informazioni e offriamo il nostro pieno supporto a questa causa.
La salute non ha colori politici, difendiamo il nostro diritto a continuare a nascere e vivere in sicurezza in montagna'.