Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
'Alla data del 30 novembre 2019, come constatabile sul portale Open Ricostruzione della regione Emilia Romagna, risultano nel comune di Carpi 233.856.665 di euro assegnati a 862 interventi di ricostruzione post-sisma, interventi cosi suddivisi nelle tipologie specifiche: 90 pratiche inerenti ricostruzione pubblica, 542 pratiche inerenti ricostruzione privata, 193 pratiche inerenti ricostruzione attività produttive, 30 pratiche definite “altri interventi” per impianti sportivi e ricreativi, scuole e università'. A snocciolare i dati della Ricostruzione post sisma 2012 a Carpi sono con una interpellanza ad hoc appena depositata i consiglieri di Carpi Futura Anna Colli e Michele Pescetelli (nella foto).
'Sempre dal portale Open Ricostruzione è constatabile alla data del 30 novembre 2020, che alla voce “ricostruzione pubblica” risultano 9 pratiche in istruttoria e 4 catalogate come “richiesta futura”; alla voce “ricostruzione privata” risultano ancora 90 pratiche in istruttoria (e questa ci pare la nota dolente a carico degli uffici comunali competenti, ovvero la piattaforma Mude e, sottolineiamo, il punto focale della presente interpellanza); alla voce “attività produttive” tutte le 193 pratiche risultano aver terminato la procedura per il decreto di concessione (rammentiamo che si tratta della piattaforma Sfinge, gestita dalla regione Emilia, e non piattaforma Mude); alla voce “altri interventi” tutte le 30 pratiche risultano aver terminato la procedura per il decreto di concessione - continua Carpi Futura -.
Ricordiamo che con l'ordinanza commissariale 9/2019 è stato fissato il 31/10/2019 il termine per concludere le istruttorie delle istanze di contributo Mude e pervenire all’emissione dell’ordinanza di concessione o al rigetto della relativa domanda e che tale termine con ordinanza commissariale 27/2019 è stato prorogato al 31/03/2020 per il comune di Carpi (insieme ad altri Comuni del cratere in cui risulta un numero ancora elevato di domande di contributo Mude per le quali non sia stata ancora emessa l’ordinanza di concessione del contributo o il relativo rigetto)'.
'Quanti sono i tecnici addetti alla lavorazione delle pratiche ancora inevase e in istruttoria? - chiedono i consiglieri comunali di Carpi Futura rivolgendosi al sindaco Alberto Bellelli - Qual è lo stato di istruttoria delle domande di contributo Mude per le quali non è stata ancora emessa l’ordinanza di concessione del contributo o il relativo rigetto? Quali tempistiche ssono state necessarie per iter di ogni singola pratica di ricostruzione privata? Quali provvedimenti intendono prendere per evadere le pratiche MUDE in istruttoria entro il 31/03/2020 e più in generale per terminare il prima possibile lo spinoso problema della ricostruzione ancora in essere a Carpi, apparentemente dimenticato? Quali opere pubbliche sono indicate e inserite nel piano di finanziamento dei lavori pubblici e quale è lo stato del procedimento per ognuna di esse? In particolare per il tempio di S. Nicolò si chiede di conoscere a più di un anno dall'autorizzazione del Commissario delegato alla Ricostruzione sul progetto esecutivo a quale fase procedimentale siamo giunti e quali siano stati gli impedimenti oggettivi che ne hanno ritardato l'avanzamento'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>