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Un progetto da circa 22 milioni di euro, progettato dal Consorzio della Bonifica di Burana, e presentato nella serata organizzata dal comune di Bomporto nel locale teatro comunale. Teatro pieno, con persone in piedi, con la partecipazione dei referenti Aipo Zanichelli e Valente e dell'assessore regionale all'ambiente Irene Priolo. Una opera attesa e che rimarrà tale per ancora un tempo indefinito visto che siamo ancora lontani da un progetto a livello tale da essere accantierato a breve, ma almeno, dopo anni di ipotesi, qualcosa di definito, concreto e realizzabile c'è. Con tanto di simulazione grafica di come sarà. Si tratta di un impianto di sollevamento delle acque del Naviglio posto all'altezza del cosiddetto Ponte Nave e delle porte vinciane che in caso di piena del Panaro si chiudono per proteggere i territori di Bomporto, Bastiglia e anche Modena, dall'onda di rigurgito del Panaro.
Ma si sa, quando le acque del Naviglio alimentate anche da Cavo Argine e dal canale Minutara non riescono più a sfogarsi in Panaro e le casse di espansione ai prati di San Clemente (che ricevono i due canali), si riempiono, l'intera area di Bomporto e Bastiglia rischia allagamenti e alluvioni. Senza considerare che in queste condizioni gli effetti, in caso di permanenza di pioggia su Modena, sono potenziamente gravi anche per il capoluogo che ha proprio nel naviglio e nei canali che lo alimentano lo sfogo delle acque meteoriche e degli scoli. Ed è per questo che è stato progettato il sollevatore che con capacità di pompaggio da 20.000 litri al secondo preleva l'acqua a sud della barriera del ponte e con un sistema di doppia canalizzazione sotterranea in destra e sinistra la scarica forzatamente nel fiume Panaro.
Un progetto di cui si parla da più di 10 anni, perso per diversi nei meandri delle istituzioni. Fino a approdare sul tavolo della Bonifica di Burana, ente che se ne è fatta carico con risultati sicuramente più concreti rispetto ai precedenti.
VIDEO: Il progetto mai mostrato prima, è stato illustrato nel corso della serata dall'ingegnere del Consorzio Bonifica di Burana Fabio Paglione.
Redazione Pressa
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