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'L'ex capo ed ideologo delle prime Br, Renato Curcio,presenzierà ad un dibattito a Modena su migranti e tossicodipendenze,in qualità di sociologo e scrittore, dialogando sui temi oggetto dell'incontro con operatori ed utenti di varie realtà del tessuto sociale modenese, ospite di un'associazione che aderisce all 'Arci. Renato Curcio é oggi un libero cittadino e gode della piena libertà personale, questo non é in discussione.
Risulta invece piuttosto strano che nessun esponente della sinistra modenese o della maggioranza in consiglio comunale abbia trovato nulla da ridire al silenzio totale dell'Arci sul ruolo rivestito da Curcio negli anni del terrorismo, ricordiamo che Pd e sinistre varie hanno sempre stigmatizzato pesantemente la presenza in città di esponenti a loro sgraditi, per i piu' disparati motivi.
Questo silenzio é davvero singolare, Curcio é stato condannato anche per concorso nell'omiciodio dei due militanti del Msi Mazzola e Girallucci, freddati nella sede di Padova da un gruppo di fuoco delle Br, il 17 giugno del 1974. Non risulta che il capo delle Br abbia mai manifestato cordoglio o rincrescimento per quel barbaro omicidio, definito in sede di dibattimento da alcuni brigatisti 'un errore tecnico'.
Potremmo ricordare anche l'assassinio dell'avv. Croce, difensore d'ufficio nel processo contro le BR a Torino, freddato sotto il suo studio. Tutto questo non impedisce a Renato Curcio di partecipare ad un dibattito, lo ripetiamo ma dovrebbe indurre la politica a schierarsi senza se e senza ma, almeno per rispetto delle vittime della follia brigatista. La memoria selettiva e lo strabismo politico ideologico, viceversa non giovano alla convivenza civile'
Beatrice De Maio
Consigliere comunale Lega Modena
Redazione Pressa
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