Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Mentre si parla molto degli strascichi che lascia sul fisico il Covid 19, poco o nulla si dice sui non pochi problemi di salute che si possono accusare dopo la somministrazione del farmaco antivirale (non lo chiamo volutamente vaccino).
Nel mio caso, dopo l'inoculazione di mezza fiala di Moderna, avvenuta il 28 dicembre, ho iniziato ad accusare dei fortissimi mal di testa, con aurea, che mi hanno reso, fino ad oggi, veramente insostenibile condurre una vita normale essendo che posso contare solo sulla prima parte della giornata dato che il dolore, martellante, accompagnato da fotofobia e nausea, mi assale sempre nel tardo pomeriggio e, tranne un caso nel quale ho dovuto ricorrere anche ad un potente antidolorifico in fiala, riesco a debellarlo solo con l'assunzione di una molecola specifica per l'emicrania, che però non si può assumere per lunghi periodi perchè può determinare un mal di testa cronico (avvertenza riportata sul bugiardino).
Tutto questo va avanti da più di un mese, ne ho, ovviamente, parlato con il medico curante e altri dottori dato che sono stata sottoposta ad accertamenti quali RM dell'encefalo, RX del rachide cervicale e, per completezza diagnostica, mi sono state prescritte visita neurologica e visita oculistica. Rivoltata come un guanto senza, fortunatamente, al momento nessun risultato e soprattutto senza che nessuno, ripeto nessuno, abbia minimamente avanzato l'ipotesi che possa esserci un nesso causa effetto con il medicinale Moderna iniettatomi. Ho invece riscontrato una malcelata ritrosia ad affrontare l'argomento quando ero io ad avanzare la supposizione.
Eppure nella mia cerchia familiare, di amicizie e conoscenze, quando il mio problema è diventato noto, sono rimasta stupita dalla quantità e varietà di conseguenze fisiche, anche serie, che mi sono state riportate e che hanno afflitto parecchie persone, a volte per settimane proprio come nel mio caso.
A chi rivolgersi per vedere riconosciuto, almeno, il diritto di essere creduti senza sentirsi affibbiare tout court la patente di no vax? Potrei mandare una email all'AIFA, ma senza l'avallo di un medico, che probabilità avrei di veder riportati, nel tempo, certi sintomi, tra 'i possibili effetti indesiderati'?
Grazie per l'attenzione.
Gioia Raisch
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>