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È proprio vero che i partiti soffrono di discredito o sono i diffusori di fumo che accendono sigarette usate per incendiare il bosco? Fuor di metafora provo a spiegare. Tutto parte da molto prima del 4 marzo 2018 che ha mosso la parte più neghittosa-minoranza-del popolo. L'Italia viene dipinta vecchia, corrotta, col bisogno che il popolo aiuti la magistratura a far piazza pulita. Nasce il dipietrismo. Ma proseguendo a fare di tutta l'erba un fascio - dimenticando sempre chi sono i corruttori nazionali e internazionali - ci siamo trovati con incapaci di governare e alla esplosione di una politica social rozza, cattiva e ignorante oltre ogni immaginazione.
Arrivano Grillo e la squadra capitanata dal duo Di Maio - Di Battista e la Lega salviniana, la signora Meloni e il redivivo Berlusconi costretti a fare opposizione ai loro stessi partner.
Nel tempo che si dipana in questa assurda cagnara di bugie e aria fritta. qualcuno ha capito che non c'è novità? Anzi, finti partiti e movimenti etero diretti i cui leader si sono riempiti di denunce personali e generali, rotture interne ed internazionali, veri e propri vulnus morali che non hanno nulla del naturale confronto ma incidono sul valore morale del nostro vivere in comunità. C'è del nuovo? Dove? Poi saltano fuori gli arresti di magistrati, uomini e donne poliziotti, carabinieri e finanzieri, un altissimo numero di funzionari pubblici, tutti dediti a discreditare le loro funzioni per singoli interessi.
È l'inferno dello Stato, una crisi di sistema o la necessità di prender in mano leggi e regolamenti e farli applicare Vale la pena fermarsi a ragionare e a contrapporre al qualunquismo e allo sfascismo usati come clava per contrapporsi alla razionalità e al sano e duro confronto di idee.
L' Italia non è un coacervo di corrotti e ha energie morali e materiali per riprendersi. Un patto fra giovani e anziani di grande respiro porterebbe forza al futuro e alzerebbe largine contro la deriva e il trogloditismo di chi si inventa capace di infangare chiunque lavori o pensa.
Chi sa deve poter lavorare, chi è ignorante puo migliorare. Occorre rialzarsi e non dimenticare le proprie idee per quieto vivere. Il civismo senza anima è il primo nemico del buon governo, il civismo che rilancia confronto democrazia e cultura non è anteposto nè contrario ai partiti. La Costituzione è chiara: se scardiniamo l'architrave salta la casa. Se la politica riprende il cammino. la distinzione fra ciarlatani e costruttori del bene pubblico è gia la rivoluzione che necessita.
Paolo Cristoni
Redazione Pressa
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