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Esiste una teoria sulla necessità del Reddito di Cittadinanza. '
I governi del mondo, nelle proprie circostanze, devono individuare linee generali modernamente rispondenti alle società complessive. L’evoluzione tecnologica che meccanicamente riduce al minimo i costi di produzione rende fattibile l'Istituzione del Reddito di Cittadinanza, originato dal merito di noi tutti che abbiamo cercato, immaginato e poi trovato soluzioni di ingegno contro la fatica fisica. La disoccupazione è dunque un effetto dello sviluppo, una non-necessità di qualcosa, e il fatto che questa salutare conseguenza sia percepita come un male da combattere insinua il dubbio sulle capacità e cognizioni degli uomini preposti a trovare quelle linee generali appropriate alle società del mondo.
Per far fronte al problema del lavoro, finora, i governi hanno istituito vere e proprie macchine burocratiche, fabbriche occupazionali in cui far confluire i nuovi e futuri esclusi dal ciclo produttivo, rotelle interposte in un meccanismo in perpetuo ampliamento, dove il salario garantito da un impiego non è altro che il reddito di cui ogni uomo e donna è bisognoso, non per appagamento professionale, non per aspirazione individuale ma solamente per sopravvivenza. Se nella logica si guarda il non-problema da un punto di vista pratico, il reddito di cittadinanza è l’inevitabile e attesa conseguenza del progresso, la meravigliosa prospettiva del bene di tutti, la splendida rivelazione universale. La campagna informativa che abbiamo avviato si propone di suscitare analisi e riscontri, per dimostrare che il reddito di cittadinanza è possibile senza danno per alcuno, e che la sua istituzione ci porta a motivare le umane energie, quelle migliori e quelle bastanti, per conseguire il cambiamento favorevole al servizio della comunità, in direzione di ogni uomo e donna
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Ora, al lettore della Pressa che, dopo aver letto quanto sopra, sta sorridendo e scuotendo la testa, propongo la lettura di quanto segue che non è una teoria ma la semplice verità: il reddito di cittadinanza è stata una realtà in Campania dal 2003 al 2009!
Il Reddito di cittadinanza consiste in un contributo mensile di 350 euro per nucleo familiare che la Regione Campania assegna alle famiglie con reddito annuo inferiore ai 5000 euro.
Nel 2005, sono state individuate oltre 18.000 famiglie – per un totale di circa 49.000 persone – come beneficiarie del Reddito di Cittadinanza e altrettanti individui – tra residenti comunitari ed extracomunitari – sono chiamati a beneficiarne
Al Reddito di Cittadinanza si affiancano una serie di misure, tutte miranti a contrastare la povertà e l’esclusione sociale attraverso il sostegno al lavoro, all’istruzione, alla formazione, ai servizi socio-sanitari, ai trasporti e alle attività culturali.
L’Autoimpiego è una di esse. Con l’Autoimpiego, la Regione Campania intende elevare il lavoro a fattore di identità sociale, sostenendo l’imprenditorialità e cercando di contrastare la disoccupazione e l’economia informale.
Per chi conosce il deficit della Regione Campania non sarà difficile calcolare a quanto potrà ammontare nei prossimi anni, quando si aggiungeranno mensilmente altri 35 milioni di euro derivanti dal costo del Reddito di Cittadinanza: una semplice operazione matematica. Sembra un'invenzione del teatro di Pulcinella o di Bassolino, se preferite, ma dubito che scatenerà proteste nei cittadini modenesi: troppo impegnati a lavorare, fare quattrini e pagare le tasse. Al resto ci sta pensando Roma, e al reddito di Cittadinanza si aggiungerà il reddito di dignità e il reddito di inclusione... finalmente la panacea contro lo spettro della Disoccupazione... ma dove troveranno i soldi ??