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Nelle mie passeggiate quotidiane per strade, piazze e parchi della città, ho notato un diffuso senso di abbandono, di incuria e di sporcizia nelle aree verdi e in certe strade e piazze. Una immagine di città non più pulita e ordinata come era un tempo ma, viceversa, degradata e in alcune zone anche pericolosa per i cittadini a causa della presenza di inquietanti gruppi di sbandati, di tossicodipendenti, di ubriachi, che molestano donne e bambini. I casi di rapine, scippi, furti segnalati tutti i giorni dai giornali all'ex ippodromo, in viale Crispi, alla stazione, alla Sacca, in Viale Amendola, ne sono l'esempio più lampante.
E allora, interpretando il pensiero e il sentimento di tanti altri cittadini che come me notano questo progressivo degrado ambientale e di sicurezza, mi chiedo se sia giusto per un Comune “di sinistra” ricambiare in questo modo i cittadini che pagano alte e profumate bollette e tariffe municipali.
E, da ex pubblico amministratore, ricordo che la presenza di uomini di area socialista nei decenni passati in Comune, in Provincia ma anche nelle ex aziende municipalizzate come Amiu, Atcm e Amcm, avevano portato Modena ad essere considerata una delle città meglio amministrate, ordinate e pulite ma anche sicure dal punto di vista della sicurezza del cittadino.
Ora non è più così e dagli anni '90 gli attuali amministratori del Pd (quasi tutti provenienti dall'ex Pci) sfuggono dal toccare questo argomento ed evitano qualunque confronto col passato e con chi li richiama a un maggiore senso civico e all'obbligo morale di un maggiore e migliore impegno a favore della città e dei modenesi ormai stanchi della loro rituale insopportabile retorica e del demagogico riferimento alla loro presunta 'infallibilità' come amministratori. Il calo dei consensi elettorali del Pd alle amministrative e la nascita in città di decine di Comitati di protesta di cittadini contro le scelte o le non scelte del Comune, ne sono la conferma.
Giorgio Baldini - ex presidente della Provincia di Modena
Redazione Pressa
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