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Oggi si festeggiano i 7 santi dormienti di Efeso. Massimiliano, Giambrico, Marticiano, Givanni, Dionisio, Exacustrodiero e Antonio erano 7 giovani molto devoti al Signore che vissero nella metà del lll secolo.
Furono chiamati, dall'imperatore Decio e condannati a morte per la loro fede Cristiana. I giovani riuscirono a fuggire e si nascosero in una grotta nel monte Ochlon, vicino alla città di Efeso, dove passarono il loro tempo in preghiera.
A volte belle leggende sono legate ai Santi dei primi secoli: gli avvenimenti, fantasiosi, dei 7 giovani 'Dormienti' hanno lo scopo di esaltare la realtà e far capire meglio le virtù. Secondo la leggenda, allora, l'Imperatore apprese dove i sette amici cristiani erano nascosti e ordinò che la grotta fosse sigillata con pietre. Lo scopo era quello di farli morire di fame e di sete; i Santi non morirono ma si addormentarono e solo 180 anni dopo furono ritrovati vivi.
Dopo il lungo sonno, risvegliati, ebbero fame: uno di loro uscito dalla caverna andò in cerca di pane. La gente lo notò per i suoi vestiti antichi e perplessi lo condussero davanti a un giudice. A lui, lo strano personaggio, raccontò l'avventura della persecuzione e della fuga, con i suoi amici, nella grotta.
Secondo, un'altra tradizione, Dio permise il miracolo che riguardò i 'Giovani Dormienti' per porre fine alla controversia relativa alla resurrezione dei morti: 'l'uomo è fatto per l'eternità e non muore mai e la morte terrena è solo un sonno che al risveglio ritrova una vita molto più bella'. La leggenda venne anche a conoscenza di Maometto e la scrisse nel Corano. Egli indica la Caverna, del racconto, come un luogo di sicurezza. Anche secondo Maometto i credenti nell'unico Dio avranno sempre tranquillità e protezione anche nelle difficoltà.
Redazione Pressa
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