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Gentile Direttore,
le dimissioni di Zingaretti dovrebbero farci riflettere sull'importanza di questo esercizio di democrazia e dignità che è appunto la pratica delle dimissioni. Nel messaggio pubblicato su Facebook nel quale annunciava la sua intenzione di lasciare, Zingaretti ha scritto: '... da 20 giorni si parla solo di poltrone e primarie, quando in Italia sta esplodendo la terza ondata del Covid'.
Come dargli torto? E' davanti agli occhi di tutti il fallimento dell'Europa nella gestione dei vaccini, che è solo la punta dell'iceberg: l'Europa non è mai stata in grado di coordinare un sistema sanitario comunitario, con un piano pandemico preciso, delineato e attuato da tutti i paesi membri; non ha saputo o voluto essere 'unita' nella gestione di una catastrofe sanitaria che invece è stata lasciata nelle mani di troppi comitati scientifici (molto spesso legati a doppio filo con istituzioni governative) e dei singoli governi impreparati e maestri soprattutto del 'fai da te'.
Come non pensare allora che forse qualcuno si dovrebbe dimettere almeno per non aver saputo assicurare la fornitura dei vaccini? Ci sono Paesi nel mondo, e non parlo solo di Israele già fin troppo citato, ma del Marocco, per esempio, che ha vaccinato più cittadini di molti altri Stati europei.
E torniamo nei patri confini: in Italia a parte gli errori, i ritardi, piani pandemici vecchi e mai rinnovati, è innegabile che la gestione lasciata nelle mani del commissario straordinario Domenico Arcuri abbia fallito praticamente su tutto. Draghi l'ha rimosso, e questo è già un passo avanti. Ma vogliamo ricordare che Arcuri è ancora l'AD di Invitalia? Invitalia è l’Agenzia nazionale per l’attrazione, investimenti e sviluppo d’impresa; è una Società per Azioni e appartiene per il 100% al Ministero dell’Economia.
Invitalia ha il compito di gestire grossi capitoli della nostra economia: il rilancio di Bagnoli, l'Ilva di Taranto, Alitalia, il Fondo Salvaguardia delle imprese, ecc... E' di pochissimi giorni fa la notizia di un investimento da oltre 30 milioni in Molise (contratto firmato da Invitalia e Neuromed) per la ricerca, lo sviluppo e l'ampliamento di nuove infrastrutture.
E' lecito chiedersi se possiamo ancora fidarci delle competenze di Domenico Arcuri? E alla luce anche delle inchieste della magistratura su alcuni loschi faccendieri che si sono arricchiti nella prima fornitura di mascherine e che proprio con Arcuri hanno, almeno per un certo periodo, interloquito, non sarebbe forse stato meglio dimettersi in attesa di dimostrare la propria totale estraneità almeno ai fatti giudiziari?
Forse ci penserà Draghi, ce lo auguriamo.
Ma che bel segnale sarebbe stato in questo momento difficilissimo per la vita di ciascuno di noi, vedere membri del governo europeo e commissari straordinari dimettersi di propria spontanea volontà. Sarebbe stato un segno di alta democrazia e di responsabilità.
Ah, quelle poltrone ...Chapeau Presidente Zingaretti!
Anna Beatrice Borrelli
Redazione Pressa
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