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Il Tribunale di Modena è il più lento dei tribunali dell'Emilia-Romagna per la durata dei processi collegiali. Se la media in regione è di 640 giorni, in aumento rispetto ai 488 dell'anno prima, a Modena è di 1.391 giorni). Il dato è emerso tra i tanti diffusi oggi in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario. Reggio Emilia è il Tribunale piu' rapido in regione con 230 giorni.
In Emilia-Romagna i nuovi processi in Corte d'appello calano del 10,1% (da 7.370 a 6.628) tra l'1 luglio 2016 e il 30 giugno 2017, aumentano quelli definiti (6.871 contro 6.219, +10,5%) ma quelli pendenti, pur in calo (18.321 da 18.387, -0,7%) restano comunque tanti.
Dati 'preoccupanti', afferma inaugurando l'anno giudiziario il presidente della Corte d'appello di Bologna Giuseppe Colonna, come dimostra anche 'l'ecatombe, in questo grado di giudizio, di processi prescritti, che sono 1.
602, pari al 23,3% delle decisioni e in aumento del 38.9% rispetto al 2016, quando furono il 19,4% (nell'anno solare 2017 sono stati 1.676, pari al 25,8% dei definiti)'. A riprova del fatto che la situazione e' tutt'altro che rosea, Colonna sottolinea che Bologna 'ha il 6,91% (in aumento rispetto al 6,88% dell'anno prima) dei processi pendenti in Corte d'appello a livello nazionale, preceduta solo dalle Corti di Roma, Napoli e Torino, oltre ad essere terza in Italia per procedimenti sopravvenuti'. Dati che, sintetizza il presidente della Corte, dimostrano come 'la Corte d'appello sia sottodimensionata rispetto al bacino d'utenza e al numero di procedimenti a cui far fronte'.
Infine, contrariamente al 2015-2016, quando era scesa da 885 a 748 giorni, la durata media dei procedimenti e' risalita a 830 giorni).
Buone notizie, invece, in materia penale, dai numeri sulle iscrizioni di nuovi procedimenti riguardanti persone note da parte delle Procure (87.789, -11% rispetto alle 98.617 dell'anno prima). Si tratta, afferma Colonna, di un 'trend positivo che coinvolge anche Dda (106, -8,6%) e Giudice di pace (11.843, -22,1%). Inoltre, nell'ultimo anno sono state 'definite 100.545 notizie di reato contro noti (-7,7%), e 84.906 procedimenti pendenti (-13,8%)'.
Per il rito monocratico la durata media dei processi e' stata di 398 giorni (l'anno prima erano 350).
Per quanto riguarda la tipologia delle notizie di reato iscritte in Procura, aumentano 'l'indebita percezione di contributi e finanziamenti statali (da 456 a 556, +22%), le lesioni colpose (1.517, +140%, anche a causa della procedibilita' d'ufficio per lesioni stradali gravi e gravissime), i reati in materia di stupefacenti (3.588 iscrizioni per possesso ai fini di spaccio, +14%, e 23 per associazione finalizzata a spaccio, +35%)'.
In calo, invece, 'furti (860, -8%) e omicidi colposi (261, -35%) e volontari (30, -19%)', mentre non mostrano grandi variazioni, restando 'in numero contenuto', i procedimenti per mafia e terrorismo.
Tra luglio 2016 e giugno 2017 sono stati '832 i procedimenti davanti a un collegio di giudici (-7,8% rispetto agli 898 dell'anno precedente), con 828 definiti (-7,8% rispetto agli 885 del 2015-2016) e 1.272 pendenti (contro 1.243)'. 22.139, invece, i processi davanti al giudice monocratico (l'anno prima erano 23.371, -5,2%), con 19.295 definiti (-13,5% rispetto ai 22.208 precedenti) e 26.149 pendenti (+12,8% rispetto ai 23.371 dell'anno prima). 13, infine, i processi in Corte d'assise (l'anno prima erano otto), con 13 definiti (contro nove) e nove pendenti (nel 2016 erano 10).
Ravenna e' il Tribunale piu' efficiente con 233 giorni, mentre Rimini e' in coda con 458 giorni. In primo grado, invece, le prescrizioni sono scese dal 12,1 al 10,3% davanti a gip e gup, dal 3,9 al 2,9% davanti al giudice collegiale, e dal 12 al 10,5% davanti al giudice monocratico.