Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Gli italiani spendono e risparmiano di più. La pressione fiscale scende ai minimi da sei anni. E i prezzi cominciano a salire. Sono positivi i dati emersi nei rilevamenti trimestrali dell'Istat. Nel terzo trimestre del 2017 l'Istat ha registrato una crescita per le spese dei consumi pari allo 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti. Il dato va a braccetto con l'aumento dello 0,7% del reddito disponibile delle famiglie italiane. Sale l'inflazione e la pressione fiscale scende al 40%.
Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dello 0,7% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dello 0,2%. Di conseguenza, la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è aumentata di 0,5 punti percentuali, salendo all’8,2%. A fronte di una diminuzione dello 0,1% del deflatore implicito dei consumi, il potere d’acquisto delle famiglie è cresciuto rispetto al trimestre precedente dello 0,8%, indica l'Istat.
La quota di profitto delle società non finanziarie nel terzo trimestre del 2017 è risultata pari al 41,3%, diminuendo di 0,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Lo rileva l'Istat. Il tasso di investimento, pari al 20,7%, è aumentato di 0,5 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
A dicembre 2017, secondo le stime preliminari diffuse ieri dall'Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,4% su base mensile e dello 0,9% rispetto a dicembre 2016 (come a novembre). Secondo le stime preliminari dell'Istat, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,3% su base mensile e dell’1,0% su base annua (era +1,1% a novembre). La variazione media annua del 2017 è pari a +1,3% (era -0,1% nel 2016). 'La stabilità dell’inflazione a dicembre 2017 -spiega l'Istituto di Statistica - è la sintesi di dinamiche opposte. L’accelerazione della crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,8%, da +2,2% di novembre) è infatti bilanciata dal rallentamento della crescita dei prezzi sia dei Beni alimentari non lavorati (+2,5%, da +3,2% del mese precedente) sia dei Beni energetici non regolamentati (+4,4% da +5,0% di novembre). Pertanto, a dicembre sia l’'inflazione di fondo', al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sia quella al netto dei soli beni energetici confermano le stesse variazioni registrate nel mese precedente (rispettivamente +0,4% e +0,6%).
Nel terzo trimestre del 2017 la pressione fiscale è stata pari al 40,3%, in riduzione di 0,4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.