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Dicono che due anni fa quando l’assessore Giacobazzi sbloccò la famosa area dell’ex Consorzio dando di fatto il via libera a Esselunga, il leader di Coop Estense Zucchelli si sia arrabbiato. Non al punto di oscurare l’allora neo-assessore dalla tv locale, TRC, di cui la Coop è editore (cosa che invece fece, e fa, con i protagonisti politici, tutti comunque Pd, del sì ad Esselunga nell’area di Appalto di Soliera), ma comunque non la prese bene. Poi, incassato il colpo, la Coop ha preparato la risposta. Ed eccola qui: il potenziamento del vecchio negozio di via Canaletto, a due passi dal ‘sorge n t e ’ Esselunga. Riqualificazione totale del negozio, bar, parafarmacia, realizzazione di un maxi parcheggio (a spese Coop, fanno notare in piazza Grande, e ci mancherebbe...) e abbellimento dell’intera area, compresa la galleria su cui si affacceranno le nuove vetrine Coop.
Una strategia immediatamente sottoscritta dal Comune di Modena che addirittura a gennaio di quest’anno sigla il patto con una bella foto sorridente a tre: Muzzarelli-Dieci-Zucchelli.
E così la rabbia per quel ‘dispetto’ di Giacobazzi viene messa in un cassetto. Il Comune non solo dà il via libera in tempi record all’operazione voluta dalla Coop ma ci mette anche del suo, investendo attraverso Cambiamo 380mila euro. Sia chiaro, nell’operazione non ci guadagna solo la Coop, ma anche il Comune che può procedere con la riqualificazione mai avvenuta dell’area (al 2013 Cambiamo ha speso 4,5 milioni per l’Errenord ma i risultati latitano). Che magari stavolta è la volta buona e non costa nemmeno tanto, visto che paga in gran parte la Coop. Insomma, ci guadagnano tutti: la Coop e il Comune. Ci rimette solo Esselunga, ma poco importa.
A Milano - dicono in casa Pd - funziona così ma a parti invertite. Non c’è da stupirsi. Mah sarà. Più logico pensare che, se è vera la storia di Milano, bisognerebbe stupirsi in entrambi i casi. Ma fa lo stesso. Ecco, una cosa - se avesse ancora un senso tutto - verrebbe da chiedersi: il Comune di Modena e Cambiamo, se il progetto di riqualificazione dell’area fosse stato presentato non da Coop ma da Esselunga, avrebbero agito con tanta celerità e avrebbero investito 380mila euro di tasca propria? Dieci e Muzzarelli si sarebbero fatti fotografare sorridenti con Caprotti a firmare il patto per il «bene di Modena»? Il dubbio è legittimo. Soprattutto pensando ai lunghissimi anni durante i quali il duo Pighi-Sitta tenne bloccata l’area danneggiando le volontà commerciali di Esselunga (ovviamente non volontariamente, figurarsi, che il potere politico a Modena non ha certo legami con un preciso mondo economico...). Ma con Muzzarelli, si sa, c’è stato un cambio di passo. ‘Una marcia in più’. Che peraltro fa anche il paio con il ‘Chi può darti di più’ a marchio Coop. E allora così si spiega tutto. E poi a Milano fanno uguale...