'Covid in costante diminuzione, casi gravi ridotti dal vaccino'

La direttrice sanitaria Ausl e l'immunologo Andrea Cossarizza: 'Concentriamoci su anziani e vulnerabili, ognuno stabilisca con il proprio medico il calendario vaccinale. Chi ha fatto la terza dose anche da tempo e non è soggetto a rischio, per ora può evitare la quarta'

Per Cossarizza è sbagliato pensare che la minore incidenza del Covid sia dovuta ad una minore aggressività della variante Omicron. 'Ogni variante è più virulenta della successiva, ma oggi la popolazione o perché ha avuto il covid o perché si è vaccinata è protetta. Se non dal contagio, dall'evolversi dell'infezione in forme gravi. E ciò porta ai dati che abbiamo oggi'. I dati, appunto, quelli snocciolati nelle slide presentate in conferenza stampa alla quale sono collegati in remoto il responsabile del dipartimento di sanità pubblica Giovanni Casaletti e il Presidente dell'Ordine dei medici Carlo Curatola.
Dati che mostrano un calo costante dei casi e dei ricoveri, in tutta la provincia. Il tasso settimanale di incidenza di nuovi casi Covid è pari a 49,4 ogni 100.
000 abitanti, con una diminuzione del 10,7% rispetto alla settimana precedente; è 'un dato in deciso calo' se rapportato all'incidenza (61,5%) della settimana dal 17 al 23 gennaio, e all'86,1% del periodo precedente, dal 10 al 16 gennaio. La contrazione dei contagi si riflette anche sui ricoveri ospedalieri in tutta la provincia, che all'8 febbraio sono 36, quindi 14 in meno (-26%) rispetto alla settimana precedente (20 e tre pazienti ricoverati rispettivamente negli hub del Policlinico e Baggiovara, quattro all'Ospedale di Sassuolo, quattro a Pavullo, tre all'Ospedale Ramazzini di Carpi, uno a Vignola e uno a Mirandola).
'Siamo certamente soddisfatti, ma non ci fermiamo- spiega Bacchi- in quanto la protezione contro il Covid tramite il vaccino rimane un argine fondamentale ai fenomeni di reinfezione e uno scudo per chi è più fragile. Per questo voglio dire che bisogna continuare il ciclo vaccinale, una volta trascorsi i 4 mesi dall'ultima dose o dalla infezione. Se ci sono persone che non hanno effettuato i richiami, voglio caldamente invitarle a consultare il proprio medico per programmare la somministrazione. Solo così riusciremo a mantenere protetta tutta la nostra comunità e in particolare i fragili'. Bacchi conclude ringraziando 'tutti i medici di medicina generale che ci hanno aiutato in questa campagna', è 'una sinergia che ha funzionato e che vogliamo continuare anche in futuro'.
Appello inascoltato soprattutto dai sanitari che, come ha confermato la stessa direttrice a nostra domanda, ha confermato che fino ad ora soltanto un operatorio sanitario su cinque in organico all'Ausl ha fatto la dose di richiamo (doppio booster, quarta dose).
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