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Quattro persone, di cui 2 legali responsabili e 2 dipendenti di due palestre con sede a Modena e Reggio Emilia, ove era stata avviata una attività sanitaria di “crioterapia” sono state denunciate. L'accusa è, per i titolari, di avere svolto l'attività in assenza della prevista autorizzazione, mentre per il personale la denuncia è scattata per l'assenza dei titoli abilitativi all'esercizio della attività. E' l'esito alcune delle operazioni condotte in Emilia Romagna dai Carabinieri (Nas), d’intesa con il Ministero della Salute, nell'ambito di una campagna di controllo, su tutto il territorio nazionale, finalizzata alla verifica dell’idoneità sotto il profilo dell’attrezzatura impiegata, dei requisiti igienico-strutturali e del possesso delle previste autorizzazioni, dell'utilizzo delle professionalità adeguate in palestre e centri benessere dove questa forma di terapia veniva praticata.
I risultati dei controlli non sono mancati. Su 488 centri controllati in Italia, 50 hanno presentato irregolarità.
Ciò ha portato al sequesto di 13 criocabine, 16 denunce a carico di titolari e operatori. I risultati non sono mancati anche in Emilia-Romagna. Oltre a Modena e Reggio Emilia, anche nel territorio di Piacenza i Carabinieri hanno proceduto al sequestro amministrativo di un intero centro benessere, inclusa una criocabina, per la quale non era stata fornita al Comune alcuna segnalazione di inizio attività (S.C.I.A.).
Sempre a Bologna, presso un centro estetico, in Nas del capoluogo hanno accertato la presenza di una criosauna utilizzata per trattamenti estetici. Il dispositivo è stato sottoposto a sequestro amministrativo in quanto, il regolamento di igiene del Comune, ne vieta l’uso all'interno dei centri estetici.
Anche presso a due distinte società sportive entrambe con sede a Ravenna, è stata
accertata la presenza di criosaune utilizzate per trattamenti estetici, il cui uso è vietato, dal regolamento della Regione Emilia Romagna, all’interno di centri sportivi.
Si è pertanto proceduto al sequestro amministrativo dei due macchinari il cui valore complessivo ammonta a 140.000 euro
La “crioterapia”, anche detta “terapia del freddo” è una pratica molto diffusa negli ultimi anni. Viene svolta mediante l’utilizzo, nell’ambito di palestre, centri benessere o estetici, di “criocamere” o “criosaune” che possono raggiungere temperature fino a -130° centigradi, quale metodo offerto per il mantenimento dell’efficienza fisica, nonché finalizzato alla prevenzione e riabilitazione da particolari patologie.
Sequestrati anche 5 apparecchi elettromedicali per la crioterapia abusivamente detenuti.
Effettuati, inoltre, 3 provvedimenti di sospensione/chiusura di attività prive di autorizzazione e sequestrati 3 locali adibiti ad ambulatori medici attivati all’interno di altrettanti centri estetici. Sono state accertate 74 violazioni, delle quali 18 riconducibili all’esercizio abusivo della professione sanitaria, all’attivazione abusiva di ambulatori di medicina estetica, ad irregolarità nella gestione e detenzione dei farmaci poiché risultati scaduti.
Contestate ulteriori 56 sanzioni per inadempienze autorizzative e procedurali connesse con la mancata applicazione di Leggi Regionali, della normativa dell’attività di estetista nonché dell’applicazione delle misure di contenimento del COVID-19.
Redazione Pressa
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