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Fdi: 'Modena, la sicurezza è un miraggio. Patetico dare colpe al Governo'

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'Modena non merita questa strumentalizzazione. Modena non è una vetrina per mettere in mostra il Pd'


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'Da quando si è insediato il governo di centrodestra a metà ottobre stiamo assistendo ad un patetico e stucchevole tentativo da parte dell’Amministrazione di nascondere le pesanti responsabilità in tema di sicurezza, decoro urbano e immigrazione presenti nella nostra città. Muzzarelli sta cercando di nascondere i fallimenti di almeno 20 anni di scelte politiche lassiste, cercando di spostare l’attenzione sul Governo nazionale, segno che per tutta la sinistra modenese questa non è una battaglia per il bene di Modena ma un’arma politica da scagliare contro il Governo'.
A usare queste parole è stato Ferdinando Pulitanò, presidente provinciale di Fratelli d’Italia Modena, nel corso della conferenza stampa organizzata oggi dal partito della Meloni sul tema della sicurezza in città
'A conferma di ciò che sosteniamo, rinfreschiamo la mente dell’assessore alla sicurezza e primo cittadino ricordando che solo negli ultimi tre anni Fratelli d’Italia ha organizzato tre manifestazioni: dal comparto RNord, ai viali sino alla manifestazione organizzata a novembre 2020 al Parco Novi Sad, tutte manifestazioni bollate come fumo negli occhi dei modenesi. A Muzzarelli che oggi parla di diritto alla sicurezza, vogliamo ricordare che quando Fratelli d’Italia sensibilizzava questa Amministrazione provando e documentando le sacche di degrado, il capogruppo del Partito democratico sosteneva che FDI ‘facesse solo chiacchiere’. Purtroppo sono tanti gli esempi che possiamo fare: a febbraio avevamo stigmatizzato la carenza di controllo sui minori ospiti dell’Ostello San Filippo Neri, purtroppo sfociata nel tragico omicidio del minore pakistano al Novi Sad. Abbiamo impiegato anni a denunciare il negozio etnico di Viale Gramsci 231, chiuso solo dopo l’ennesimo fatto i cronaca.

Ma, probabilmente, il vero esempio di lassismo e di ideologica negazione di una Modena insicura, è l’area di Via Piave e del Museo Casa Natale Enzo Ferrari: era il 2011 quando la destra in Circoscrizione centro storico chiedeva più attenzione, più sicurezza e maggior impegno verso un’area così importante e strategica. L’assessore del Centro Storico dell’epoca, Daniele Sitta, oggi a capo delle Polisportive, parlava di lista della spesa, a dimostrazione che la sinistra a Modena ha sempre negato il problema e di conseguenza mai voluto affrontare questo che ormai ha assunto i caratteri della cronicità, come dimostrano le classifiche degli ultimi 5 anni del sole 24 ore sulla sicurezza', ha chiuso Pulitanò.

'Fa sorridere e la dice lunga la capacità del Partito Democratico di cambiare idea in base al colore politico del Governo, lamentando un’emergenza sicurezza che da troppo tempo evidenziamo e che solo adesso la sinistra locale ammette. Da anni chiediamo che la delega alla sicurezza sia data a chi, con capacità ed esperienza, possa occuparsi del problema a tempo pieno con buona pace del Sindaco Muzzarelli e del suo ampiamente visibile fallimento nei panni di assessore alla sicurezza - ha proseguito il presidente cittadino di Fdi Luca Negrini - Abbiamo a più riprese evidenziato  un necessario cambio di rotta anche nella gestione degli uomini e delle donne della Polizia Locale troppo spesso impegnati in compiti che non dovrebbero più appartenere ad un corpo che ha tutte le carte in regola per fungere da importante  risposta in termini di controllo del territorio, occupando un ruolo più centrale nella gestione della sicurezza in città. Anche su questo Modena non ha saputo guardare ai modelli delle città in cui si è lavorato per poter sostituire i compiti figli di un periodo storico differente come l’attraversamento per gli studenti, le rimozioni e tanti altri servizi che di fatto bloccano quotidianamente un numero elevato di agenti che possiedono la formazione per poter svolgere incarichi importanti nella prevenzione e nel controllo del territorio. Gli agenti della Polizia Locale non sono più i vigili urbani figli di un’epoca passata e questo l’Amministrazione lo deve comprendere perché il mancato completo  utilizzo di questi agenti, oltre a svilire il ruolo degli stessi, è un danno concreto alla città'.
'Altro fallimento annunciato e più volte evidenziato è la gestione dell’RNord e del parco 22 aprile. Sul primo abbiamo sentito di tutto per cercare di colmare il problema in termini di degrado e spaccio che da anni persiste nello stabile: per questa amministrazione, le armi per combattere il continuo declino di quello che di fatto è il più grosso ed evidente palazzo del disagio sociale e dell’illegalità balzato più volte alle cronache nazionali, sono state il dipingere le pareti esterne e l’idea, arenata come tante altre di questa amministrazione, di creare alloggi per studenti evidenziando nuovamente il totale distacco dalla realtà. Pensare che l’RNord sia un posto adatto per gli studenti è qualcosa di utopistico e non reale. La non ammissione dell’emergenza sicurezza in tutti questi anni ha creato degrado e microcriminalità in tutta la città, così anche nel caso del parco XXII Aprile dove l’ultima risposta ai tanti problemi data dalla giunta è stata occuparsi della rimozione della colonia di coniglietti che abitavano nell’area verde, la stessa dove quotidianamente stazionano sbandati e spacciatori. Ma della tempistica della rimozione di questi ultimi, nonostante le tante sollecitazioni di Fratelli d’Italia, non è dato sapere' - ha concluso Negrini.

Ha chiuso la conferenza il consigliere comunale di Fdi, Elisa Rossini. “Più volte il tema della sicurezza è stato portato in Consiglio Comunale da Fratelli d’Italia. In particolare abbiamo trattato il tema delle baby gang e questo sin dalla fine del 2020 chiedendo in particolare attenzione alla sicurezza del centro storico e delle zone nelle quali insistono questi gruppi. Ci siamo sempre sentiti dire che il tema non andava affrontato in chiave di sicurezza, ma educativo, attraverso l’educazione di strada e addirittura abbiamo sentito il Sindaco negare l’esistenza del fenomeno quando la relazione Transcrime, depositata nel mese di ottobre 2022 e presente sul sito del Ministero, ha rilevato che nel periodo 2019-2021 vi è stato un generale aumento delle bande giovanili in particolare nella nostra regione, e come sulla provincia di Modena insistessero tutte le varie tipologie di bande giovanili indicate dalla relazione stessa. Un fenomeno quindi sottovalutato dalla giunta sorda ai nostri richiami di interventi per tutelare la sicurezza dei cittadini ma anche degli stessi ragazzi'.
'Con riferimento all’elevazione della questura in fascia A nel novembre 2021 feci un accesso agli atti per avere le comunicazioni intercorse tra il sindaco e i ministri Salvini e Lamorgese dalle quali non emerge la richiesta dell’elevazione. Quindi possiamo dire che il sindaco ha portato avanti questa richiesta in maniera decisamente poco convinta, intento come è sempre stato a raccontare una Modena inclusiva e a parlare di ‘sicurezze’ anziché di sicurezza, fino a quando, insediatosi il Governo Meloni, il tema sicurezza è diventato una sua priorità, non tanto per una presa d’atto del problema che ha la nostra città, ma per riuscire a scaricare, in prossimità delle prossime amministrative, sull’avversario politico responsabilità che invece sono solo sue. Modena non merita questa strumentalizzazione. Modena non è una vetrina per mettere in mostra il Pd' - ha concluso Elisa Rossini.

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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