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I 169 anni della Polizia di Stato, il Questore: 'Nell'ultimo anno tributo pesante in vite perse'

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Alle ore 10,30 la deposizione della corona d'alloro alla lapide commemorativa dei caduti alla presenza del Prefetto


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'Anche per la Polizia di Stato il tributo in vite umane perse nell'ultimo anno è stato alto, per questo è stato un anno difficile e di lutto'. Il Questore Maurizio Agricola ricorda e omaggio insieme al Prefetto Alessandra Camporota, con la deposizione di una corona d'alloro alla lapide all'ingresso della questura, i Caduti della Polizia di Stato.

Il Questore ha ringraziato gli uomini e le donne della Polizia di Stato della provincia di Modena per l’impegno, ancor più gravoso e complesso in questo particolare momento storico, profuso a garanzia dell’ordine e della sicurezza pubblica, nonché della coesione sociale.

A margine della cerimonia ufficiale il questore, sollecitato dalle domande dei giornalisti, ha ricordato anche i risultati ottenuti sul fronte della lotta alla criminalità organizzata: 'Modena rappresenta un terreno fertile per tutte le mafie e l'ultima operazione Perseverance lo ha evidenziato'

Di seguito il messaggio del Capo della Polizia Prefetto Lamberto Giannini

Oggi, celebriamo il nostro 169° anniversario in una fase pandemica che continua a incidere sulla vita di tutti noi, sulla vita delle nostre comunità.

Abbiamo deciso, pertanto, di vivere questa giornata così importante con la più assoluta sobrietà.

Ora più che mai siamo chiamati a stringerci intorno ai nostri concittadini nella consapevolezza che ogni forma di intervento a tutela della sicurezza pubblica, ogni servizio espletato, ogni forma di ascolto del disagio di una persona in difficoltà sarà il modo migliore di onorare la festa della Polizia.

In questo contesto, nel pieno dell’emergenza epidemiologica, le donne e gli uomini della Polizia di Stato non si sono risparmiati, operando con dedizione e spirito di sacrificio, svolgendo una efficace azione di prevenzione e contrasto della criminalità con importanti risultati su ogni fronte.

Per garantire tutto questo, abbiamo pagato un pesante tributo in termini di vite umane. Abbiamo perso quattordici colleghi, 10.039 tra donne e uomini hanno sofferto il contagio e la malattia, ma nonostante le difficoltà, non ci siamo mai fermati.

A coloro che hanno sacrificato il bene più prezioso per l’affermazione della nostra sicurezza, precondizione di ogni diritto di libertà, rivolgo la mia più profonda gratitudine unendomi al dolore delle loro famiglie alle quali esprimo sentimenti di sincero cordoglio. E’ anche nella loro memoria, nel ricordo del loro sacrificio, che dobbiamo trovare il significato della missione che ogni giorno siamo chiamati a svolgere.

Una missione valorizzata proprio da quella legge 121 - di cui in questi giorni si celebra il quarantennale - che ha “disegnato” la nuova architettura dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza espressione del pluralismo delle Forze di Polizia che trova nel loro coordinamento il vero punto di forza.

Seguendo lo spirito della legge 121 stiamo dando attuazione a uno straordinario processo di riforma delle articolazioni centrali e territoriali del Dipartimento della Pubblica Sicurezza offrendo ai nostri cittadini un’Amministrazione al passo con i tempi, in grado di rispondere alle moderne istanze di sicurezza delle nostre comunità.

Una sfida epocale nella quale continua ad essere determinante anche il confronto con le organizzazioni sindacali per un dialogo costantemente orientato a garantire il benessere del personale che rappresenta la nostra principale risorsa.

Oggi, ancora una volta, la bandiera della Polizia di Stato ha ricevuto un altissimo riconoscimento. E’ di grande significato e motivo di profondo orgoglio il messaggio con il quale il Signor Presidente della Repubblica, nel conferire la medaglia d’oro al merito civile, abbia inteso richiamare “l’alto magistero affidato alle Autorità provinciali di pubblica sicurezza preposte al coordinamento tecnico operativo dei servizi di ordine e sicurezza pubblica”, riconoscendo in tal senso la straordinaria importanza delle funzioni svolte dai Questori della Repubblica nei territori di competenza.

E’ lì, nelle città, nelle piazze, nelle strade del nostro Paese che la Polizia di Stato, insieme alle altre Forze dell’ordine, è chiamata a farsi interprete delle esigenze quotidiane espresse dalla collettività assicurando, al contempo, in questa delicata fase, il rispetto delle misure di contenimento della diffusione del virus.

Noi siamo e saremo dove le nostre comunità ci vogliono vedere, tra la gente, là dove si esprime il nostro spirito di servizio per il quale tanti colleghi hanno sacrificato finanche la vita.

Mi onoro poi di comunicare che in occasione dell’incontro avvenuto ieri al Quirinale per il nostro 169° anniversario, il Capo dello Stato ha voluto esprimere il sentimento di riconoscenza della Repubblica alla Polizia di Stato precisando che l’essere in prima linea, garantendo la sicurezza e l’assistenza necessaria ai nostri concittadini, ha ulteriormente irrobustito, in questo periodo di emergenza sanitaria, il senso di fiducia nei confronti della nostra Amministrazione.

Sappiamo che per superare questa difficilissima situazione è necessario uno sforzo ulteriore, ma siamo certi che insieme continueremo a rispondere alle istanze di sicurezza dei nostri concittadini, come sempre, con dedizione e generosità lasciandoci guidare da quei valori che hanno fatto grande la Polizia di Stato

Formulo a Voi e alle Vostre famiglie i miei migliori auguri.

Viva la Polizia di Stato!

Viva l’Italia!

Redazione Pressa
Redazione Pressa

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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