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Occupata palazzina comunale della Cra Ramazzini, ora qui è terra di nessuno

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Utenti esasperati, via vai di spacciatori e senza fissa dimora nel giardino della casa protetta. Siamo entrati e la situazione è fuori controllo. Locali distrutti. Bivacchi, giacigli di fortuna e stanze piene di rifiuti. A pochi metri da anziani e operatori


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Una situazione di degrado e di insicurezza fuori controllo, al limite del paradosso se consideriamo che ci troviamo all'interno di un'area e di un edificio del Comune di Modena, nell'area cortiliva di una Casa Residenza per Anziani funzionante e con decine di ospiti operatori. Qui la palazzina un tempo utilizzata come sede di servizi comunali, è da diversi giorni occupata abusivamente da stranieri senza fissa dimora che una volta entrati facilmente da alcuni passaggi ricavati dalla rete perimetrale del giardino divelta, hanno forzato porte e finestre per abitarla abusivamente.

Violando ogni regola e facendosi beffa di tutto e di tutto. Le segnalazioni nei giorni scorsi da parte di alcuni famigliari di utenti della struttura, oltreche di alcuni esercenti della zona allarmati dal via vai serale e notturno, hanno trovato una timida risposta nel sopralluogo delle forze dell'ordine e nel fisssaggio di assi di legno, per impedire l'apertura delle porte.

Tutto inutile. Qui entrano ovunque, anche e soprattutto dalla porta principale che affaccia sul giardino della Cra. Senza remore. In pochi giorni all'interno distruzione e sporcizia. Entriamo. Ci sono rifiuti ovunque e in ogni stanza materassi sporchi, tracce di cibo, anche escrementi. Catene con lucchetto divelte, forse segno che quelle biciclette all'interno potrebbero essere oggetto di furto. Entriamo nel pomeriggio, in un momento in cui è più improbabile trovare qualcuno. La situazione è oltre ogni limite anche igienico. Le stanze al primo piano sono piene di materassi, biciclette, rifiuti. La stanza un tempo adibita a cucina è una discarica. Stessa cosa al piano di sopra. Contiamo almeno 8 materassi in tutto. Bivacchi ricavati tra i rifiuti dove notiamo anche caricatori di cellulare e led accesi. Qui, essendo struttura collegata all'area e al corpo principale della Cra, c'è anche la corrente elettrica.

Le finestre sono chiuse ma a volte dagli scuri, filtra la luce.

Nella serata e nella notte il caos. La palazzina si anima, il flusso di stranieri in entrata e in uscita dal giardino e dalla palazzina non conosce sosta, così come l'aumento dei rifiuti, non solo dentro ma fuori, sotto le siepi che circondano il cortile interno di cui il comune dovrebbe garantire pulizia e decoro, un tappeto di bottiglie rotte. Gli utenti sono esasperati. Un giardino trasformato in terra di nessuno in una Cra dove vive la paura anche di una passeggiata. Qui in ogni momento ci si può trovare qualcuno davanti. L'accesso da via Pascal è ormai facile. La rete di recinzione è stata divelta e manca per metri. A proteggere dagli accessi abusivi c'è solo una siepe, facilmente superabile. Nella porta di accesso che affaccia su via Luosi gli occupanti avrebbero anche cambiato la serratura. E divelto l'asse di legno fissata. Ma del resto il problema non c'è. Tutti continuano ad accedere dalla porta interna al cortile ormai sempre aperta dove spicca ancora la targhetta del servizio e della proprietà del Comune di Modena. Tenuto a garantire sicurezza e protezione di questo luogo come tanti altri ormai però diventato terra di nessuno.

Gianni Galeotti

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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