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Lo aveva già detto il coordinatore nazionale di Art. 1 - Mdp, Roberto Speranza, in apertura della due giorni di festa, ad Albareto, e lo ha confermato ieri sera, nell'ultimo appuntamento di chiusura della kermesse, Maria Cecilia Guerra, del coordinamento nazionale del Movimento: 'Ci può essere un dialogo ed un'apertura rispetto al 'decreto dignità' del governo, anche se c'è da fare chiarezza sui contenuti di merito e su quella che ad oggi pare essere una mancanza di visione di insieme. Per noi, nel provvedimento del governo, è molto importante l'annunciata lotta alla precarietà del lavoro ma anche in questo caso bisognerà valutare nel merito il contenuto. Perché è ovvio che non si può intervenire solo su un pezzettino e poi assumere posizioni e provvedimenti magari contraddittori come sui voucher o su altre forme peggiori di precariato'
Il decreto dignità, il primo provvedimento di 'strutturale' messo a punto dal nuovo governo, arriva oggi in Consiglio dei Ministri. All'interno una serie di misure, dalla semplificazione burocratica per le imprese, alla stretta sulle delocalizzazioni all'estero delle aziende che hanno ricevuto aiuti di Stato, alla lotta al precariato con il limite dei rinnovi dei contratti a termine nell'arco dei 36 mesi che scende da cinque a quattro e la reintroduzione delle causali dal primo rinnovo senza periodo transitorio. Tra le novità in programma anche l'introduzione di garanzie per le nuove categorie di lavoratori e lo stop alla pubblicità per il gioco d'azzardo.
'La stretta sulle delocalizzazioni è un altro punto che ci trova in linea generale d'accordo' - afferma Cecilia Guerra. Per contro, netta contrarietà, anche se il provvedimento non sarà al centro della discussione di oggi, rispetto alla Flat - Tax.
'E' uno strumento redistribuzione del peso fiscale a favore delle persone più ricche, che se tutto va bene non danneggia troppo le persone più povere, sulle quali già non grava o grava poco il peso delle imposte, ma che ha un costo di 50 miliardi, una cifra enorme con la quale si potrebbe coprire un intervento ampio sulla povertà' - afferma Cecilia Guerra.
E se l'apertura al governo di Art. 1 - Mdp è sostanzialmente per provvedimenti targati M5S, la contrarietà si esprime nei confronti (ed è anche politicamente prevedibile), della Lega. Che pare quasi un tentativo, seppur indiretto, da parte di Art. 1 - Mdp, di incrinare l'asse M5S - Lega tentando di dimostrarne nel merito dei provvedimenti del governo, le contraddizioni interne. Un asse, quello con il M5S, che poteva, e secondo alcuni doveva essere, anche in vista delle prossime elezioni amministrative, proprio con Art. 1 - Mdp. 'Invece - aveva affermato venerdì spera Roberto Speranza - su questo punto si è consumato l'ennesimo errore della sinistra che di fatto ha lasciato campo libero all'asse con la Lega. Verso la quale Art- 1 - fatica anche solo ad ipotizare un dialogo.
'Un altro esempio in questa direzione contraria, è quello dela lotta all'evasione fiscale' - prosegue Maria Cecilia Guerra. 'Prima si parlava di un provvedimento legato ad un'analisi dell'evesore, al fine di valutarne il dolo o la necessità. Ora invece Salvini parla di una pax fiscale che interesserebbe in realtà 96% dei contribuenti, senza distinguere se le persone che hanno avuto difficoltà a pagare siano realmente in difficoltà o no. Perché provvedimenti del genere assomigliano più ad interventi spot. Ma, ripeto, valuteremo nel merito. Su delocalizzazioni e precarietà siamo pienamente disponibili dal dialogo, non sulla flat-tax'
Gi.Ga.
Video
Il dibattito conclusivo della festa Art. 1 Mdp ad Albareto di Modena, con Maria Cecilia Guerra, Maurizio Landini e Andrea Roventini