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Ex ospedale Estense, centro europeo per il multimediale

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Negli Stati Uniti, in Australia, in Nuova Zelanda e in Inghilterra non esiste università che non abbia corsi specifici sugli effetti digitali per il cinema


Ex ospedale Estense, centro europeo per il multimediale
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Leggo oggi nei quotidiani cittadini, con tanto di foto del sindaco Muzzarelli e degli assessori Bortolomasi e Bosi, che tra mille giorni il restauro dell’Ex Ospedale Estense sarà concluso. Bortolomasi dichiara che “L’intento è offrire alla Città un ulteriore spazio per eventi, concerti e piccole rassegne, che l’Amministrazione comunale punta a realizzare in collaborazione con le altre realtà culturali”. Il rifacimento del piano terra, con i suoi quasi mille metri quadri di spazi espositivi, sarà dedicato alle arti figurative, in particolare a mostre temporanee.

 

Naturalmente, sono ancora tutte parole vaghe, considerando che la struttura deve ancora ultimarsi, ma proprio per questo si potrebbe pensare ad alcuni spazi attrezzati per uno scopo innovativo, diverso dalle solite proposte che sono sempre avanzate in questi casi e, di conseguenza, ristrutturare alcune sale in funzione di queste attività.

Mi riferisco ad una idea avanzata dalla lista civica “Modena Ora” alla quale ho collaborato e che ritengo più stimolante e dinamica per la Città dei generici “eventi, concerti e piccole rassegne”. Mi riferisco al progetto di costituire a Modena un “Centro Europeo Nuove Tecnologie per il Multimediale”. Detta così, parrebbe un titolo ugualmente vago, ma lo studio che fu condotto e la conseguente progettazione potrebbero invogliare il Comune almeno a verificarlo.

 

Il progetto si proponeva di realizzare a Modena un polo formativo di livello professionale, che rispondesse alle esigenze attuali di mercato, sempre più rivolte all’utilizzo di nuovi e potenti software e hardware impiegati nel cinema, nella televisione e nella musica extracolta come la colonna sonora.

 

Le università italiane, compresa l’UNIMORE, non offrono ai loro studenti la possibilità d’imparare a livello specialistico e professionale, attraverso lo studio teorico e l’esperienza pratica, la procedura per la Computer Animation o l’Orchestrazione Virtuale, per fare un esempio, diffusamente usate oggi nel cinema e nei videogiochi e che rappresenta un segmento occupazionale in continua crescita nel mondo. Il Vecchi Tonelli propone corsi di notazione musicale informatizzata, computer music e una master annuale sulla colonna sonora cinematografica, della quale sono il titolare, ma non possiede gli strumenti idonei per renderli professionali, esperienza per trovare lavoro.

 

Negli Stati Uniti, in Australia, in Nuova Zelanda e in Inghilterra non esiste università che non abbia corsi specifici sugli effetti digitali per il cinema e i videogames. Di seguito, le scuole più importanti, fatto salvo che la migliore è la “Full Sail University” (Winter Park, Florida), sponsorizzata da Gorge Lucas e Robert Zemeckis e con la quale sarebbe opportuno avviare un progetto di collaborazione:

 

  1. California Institute of the Arts (Valencia, California)
  2. Ringling College of Art and Design (Sarasota, Florida)
  3. Savannah College of Art and Design (Savannah, Georgia)
  4. Rhode Island School of Design (Rhode Island, New England)
  5. School of Visual Arts (New York, New York)
  6. University of Southern California (Los Angeles, California)
  7. University of California (Los Angeles, California)
  8. Carnegie Mellon University (Pittsburgh, Pennsylvania)
  9. Rochester Institute of Technology (Rochester, New York)

 

In Europa, abbiamo solamente alcune facoltà a Parigi, Berlino, Barcellona, … e naturalmente in tutte le principali università inglesi. Per l’Italia, la possibilità di formazione specifica è ridotta ai minimi termini: esiste solo la “Media Design School” di Milano!

 

I nostri giovani, quindi, sono costretti ad un auto apprendimento molto difficoltoso, considerando il costo delle apparecchiature necessarie e la mancanza di spazi attrezzati con “green or blue screen”; questo auto apprendimento non ha alcun valore istituzionale spendibile e, soprattutto, obbliga a tentare un apprendistato presso qualche struttura professionale specializzata nel settore per “imparare” il mestiere. Ma entrare in questi ambienti è vincere il terno all’Otto! Nel nostro Paese, sul fronte effetti digitali cinematografici, esiste solo la EDI (www.effettidigitali.it), riconosciuta a livello internazionale e con sede a Milano.

 

Sul fronte della musica, il discorso si ripete allo stesso modo che per gli effetti digitali cinematografici: presso i Conservatori, compreso il nostro, i corsi proposti si riducono a seminari di poche ore con carattere basico che, soprattutto, non curano la parte successiva e cioè la trasformazione della partitura in orchestra virtuale.

 

Oggi il cinema, ma anche la televisione e i videogiochi, non utilizza più la strumentazione acustica con musicisti e professori d’orchestra, che obbliga la produzione a costi molto elevati (sala di registrazione, tecnici, editor, artisti…). Con una buona libreria di suoni campionati, si possono creare colonne sonore sinfoniche difficilmente distinguibili da quelle acustiche e si hanno a disposizione tutta una serie di effetti e rumori creati digitalmente.

 

Anche in questo caso, il più delle volte i giovani devono seguire un percorso di auto apprendimento, nonostante che il mercato occupazionale sia in continua ricerca di queste nuove professionalità.

 

Avvalendosi di appositi finanziamenti europei e regionali, oltre a quelli comunali, alcuni spazi del Sant’Agostino potrebbero colmare questa lacuna formativa, che offre ottime opportunità occupazionali ben remunerate, considerando che la scelta di mostre permanenti, musei o biblioteche, seppur culturalmente interessanti, non producono sbocchi di lavoro.

 

La proposta che si suggerisce all’Amministrazione è quella di costituire un centro di formazione all’avanguardia per l’Italia e l’Europa che s’avvalga della collaborazione con altri enti pubblici (Università di Modena e Reggio Emilia, l’Istituto Superiore di Studi Musicali Vecchi Tonelli, il Centro Musica, in primis) e strutture private scelte. 

 

I corsi potrebbero essere divisi in quelli dedicati all’ IMMAGINE e quelli rivolti al SUONO e sarebbe per Modena una grande occasione di porsi al centro dell’Europa, capitale della musica di “ieri” e di quella del “domani”, con tanti giovani provenienti da tutto il mondo a studiare canto con Raina Kabaivanska e Mirella Freni e le nuove tecnologie cinematografiche al “Centro Europeo Nuove Tecnologie per il Multimediale”.

 

Massimo Carpegna 


Massimo Carpegna
Massimo Carpegna

Visiting Professor London Performing Academy of Music di Londra. Docente di Formazione Corale e del master in Musica e Cinema presso Istituto Superiore di Studi Musicali Vecchi Tonelli..   Continua >>



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