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Sono trascorsi cinque mesi dalla prima esperienza professionale di alcune imprese emiliane in California, nella Silicon Valley.
Un’esperienza che, come ci ha raccontato a novembre Massimiliano Cravedi, CEO della piacentina Xeo4 srl, ha dato ottimi risultati: “confrontarsi con il sistema americano, ovviamente molto diverso dal nostro, ti permette di perfezionare al meglio il tuo modo di fare business. I feedback, come già detto, sono stati molto positivi. Addirittura mi è stato chiesto se la nostra soluzione è stata realizzata in Silicon Valley. Un grande riconoscimento, non c’è che dire.
Un riconoscimento che ha permesso a quattro imprese emiliane di essere state selezionate per la seconda volta dall’Aster, allo “IoT Accelerator Program” del Plug and Play Tech Center, il più grande acceleratore d’impresa degli Stati Uniti.
Si tratta:
- della modenese Competitoor che ha sviluppato la soluzione di commercio interaziendale che aiuta gli e-commerce a controllare i prezzi dei concorrenti e i marchi a monitorare la propria rete vendita mondiale;
- della bolognese Pollution che si occupa di strumentazioni e sistemi per l’analisi chimica “on-site” di composti volatili;
- della bolognese Nextis4us che produce e commercializza macchine semiautomatiche per la ristorazione;
- della piacentina Xeo4 che produce sistemi di telecontrollo e monitoraggio impianti remoti.
Ed è proprio Massimiliano Cravedi di Xeo4 che ci fornisce qualche dettaglio di questa nuova avventura, poco prima di imbarcarsi per la California.
In che cosa consiste questa seconda opportunità che vi è stata concessa?
Gli incontri dell’ottobre scorso hanno portato ottimi risultati. C’è stato un grande interesse verso la nostra impresa ed in particolare verso la nostra soluzione.
Pertanto, grazie ad un finanziamento di Aster, siamo riusciti a partecipare allo “Spring 2018 Program”, che avrà luogo a Sunnyvale in California dal 3 aprile a fine giugno.
Tre mesi di permanenza negli Stati Uniti sono un importante investimento.
Assolutamente si. Ne abbiamo discusso a lungo in azienda. Alla fine ci siamo organizzati ed abbiamo deciso di cogliere questa opportunità.
Qual è il vostro obiettivo?
Il programma dell’acceleratore d’impresa è molto chiaro: perfezionare il business plan e l’elevator pitch, organizzare incontri con potenziali investitori, cercare clienti potenziali e fare personal branding. Sul primo punto siamo abbastanza pronti. Il nostro obiettivo è prendere contatto con potenziali clienti ed investitori.
Lavorare con uno dei più importanti acceleratori del pianeta, è una grande responsabilità.
Vero. Una grande responsabilità e una grande emozione. Plug and Play Tech Center è un formidabile “connettore” tra startup innovative e grandi aziende. Investe in centinaia di startup ogni anno. La sede è in California, ma ha più di una ventina di uffici sparsi nel mondo. Tra le startup “accelerate” ci sono aziende del calibro di PayPal, Dropbox, SoundHound e Lending Club.
Una interessante opportunità per le PMI della nostra Regione che, come sottolinea Palma Costi, assessore regionale alle attività produttive, è il risultato di importanti investimenti realizzati negli anni per creare un forte collegamento tra la nostra Regione e la Silicon Valley. “La Regione Emilia-Romagna – afferma Palma Costi - è l’unico presidio italiano nel centro nevralgico del sistema mondiale in cui si concentrano risorse per investimenti, ricerca, partner strategici e contatti commerciali globali. Dopo i primi percorsi rivolti prevalentemente alle startup, dal 2017 le attività nella Silicon Valley hanno coinvolto via via tutto il sistema innovativo regionale: dalle piccole e medie imprese ai responsabili degli incubatori e degli acceleratori”.
L’attività dell’International Accelerator Program rientra nelle iniziative di supporto all’internazionalizzazione delle imprese avviato dal 2015 dalla Regione Emilia-Romagna nella Silicon Valley, grazie al supporto di Aster.
Andrea Lodi