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Chi, questa sera, ha avuto modo di vedere su Tvqui la lunga intervista di Giuseppe Leonelli a Mauro Tesauro (replica venerdì alle 22) non potrà non essersi reso conto che la prossima campagna elettorale modenese, la prima che presenta le condizioni reali e concrete di dare una svolta amministrativa alla nostra città, è ufficialmente partita.
Qualche giorno addietro, in un mio commento, mi ero preso la libertà di prevederlo, ma certo non se lo sarebbe aspettato il giovane Andrea Bortolamasi, segretario cittadino di un Pd sempre più in affanno e 'succube' di quella sua componente proveniente dalla Margherita, o come qualcuno preferisce definirla, dalla vecchia 'decomposta' Dc, che tende a minimizzare sempre più l'anima progressista che vive dei valori di quella vecchia sinistra cittadina che, pur con errori, tanto ha fatto per la nostra comunità in un passato ormai dimenticato e che oggi, invece, lo spinge nella direzione del liberismo economico e dei 'soliti interessi' che abbiamo sotto gli occhi.
Non se lo sarebbe aspettato, ho pensato, quando ha creduto di poter 'punzecchiare' con l'accusa di voler favorire la destra, una persona che, quando ancora lui era nella culla o tuttalpiù con le braghe corte, si prendeva gli oneri (e pochi onori) di promuovere e sostenere le 'battaglie' ecologiste ed ambientaliste, nel pieno rispetto dei valori ideali della sinistra, quella autentica.
Evidentemente, il giovane Bortolamasi, non essendo neppure minimamente padrone né delle necessarie tecniche comunicative né di opportune capacità di prevedere le possibili conseguenze delle sue affermazioni, non avrà previsto che la reazione dell''accusato', anziché quelle di sentirsi talmente tanto in colpa da avvertire il dovere di nascondersi prudentemente, accompagnato da un esorbitante senso di colpa, sarebbe stata, al contrario, quella di moltiplicare e ampliare il suo convincimento che fosse necessario 'mettersi in gioco' per vedere di dare un termine alla gestione amministrativa della nostra città da parte di un Partito che, ormai da troppo tempi, esprime solo persone e scelte politiche (quantomeno) inadeguate e sbagliate, di cui ha avuto ulteriore prova sia nel 'piccolo' della polemica che lo ha visto protagonista (sul San Filippo Neri) sia nel 'grande' della gestione della vita della comunità.
E che è necessario cambiare.
Immagino che più d'un componente del Pd avrà fatto presente ad suo segretario cittadino l'inopportunità ed il 'pericolo' di tale sottovalutazione, ma ormai del tutto inutilmente.
La prossima campagna elettorale, infatti, come ormai é certo, si arricchirà quindi di un 'concorrente' in più. Di un competitor, come si usa dire oggi, che, con la vis polemica che possiede, con l'ironia che lo caratterizza, con la capacità d'ascolto di cui ha dato prova (anche a me quando era 'mio' assessore), col vantaggio di poter avere, lui si, la scrivania sgombra, e con tutto ciò che la 'maruga' (come lui definisce la testa), la sua e quella di chi si sentirà di coinvolgersi nel suo progetto, sapranno inventarsi...
Beh, mi sembra proprio che sia il primo e l'unico che possa ridare energie e volontà a molti modenesi e restituire loro il miglior viatico che possa accompagnare una campagna elettorale: cioè la netta percezione che vincere le elezioni e poi far ripartire le tante idee e proposte lasciate nei cassetti e che anche sperare, che è la benzina della volontà, é proprio possibile.
Ce ne possiamo aspettare delle belle.
Giovanni Finali