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La Lega chiede un confronto fra alleati per le prossime amministrative: 'Gli annunci vanno bene, ma la politica si fa trovandosi insieme. Servono dei tavoli locali, perché i tavoli regionali e nazionali non conoscono le realtà locali, aspettare solo le scelte calate dall'alto rischia di non rendere credibile il progetto' ha scritto il carroccio di Modena.
Alle amministrative del 2019, in realtà, la Lega non aprì alcun tavolo, ma si limitò a imporre agli alleati i propri candidati: Prampolini a Modena, Boccaletti a Carpi, Menani a Sassuolo e Greco a Mirandola. Il tutto nacque da un’imposizione dall’alto: perché il diktat del Salvini dei tempi - quello del governo giallorosso – era di prendere tutto il prendibile e massacrare politicamente gli alleati. Funzionò: mentre a livello locale la Lega, nei Comuni vinti, fece giunte monocolore o quasi, alle europee sfiorò il 35%.
E da lì partì l’ondata di adrenalina e mojito che portò ai noti eventi estivi del Papeete.
Ma al di là delle apparenze, fu tutto condiviso: i vertici regionali e locali degli alleati si adeguarono prontamente, perché lo scopo era prendere il prendibile e salvare chi andava salvato. Non ci fu alcuna resistenza sui nomi imposti dalla Lega, ma ci furono contropartite: Michele Barcaiuolo (nella foto con Prampolini), plenipotenziario dei Fratelli d’Italia, ha potuto inserire due suoi candidati nella lista della Lega di Carpi, facendo così eleggere la moglie - che in una lista separata avrebbe invece fatto la fine di Massimo Barbi di Forza Italia, primo dei non eletti; mentre Antonio Platis, delfino di Enrico Aimi, ha usufruito della desistenza della Lega a Nonantola, potendo così autocandidarsi a sindaco e mantenere la poltrona di consigliere provinciale. Significativo che tutte queste figure siano le stesse che hanno dato le carte alle amministrative del 2009, quando erano ai vertici del PDL. Come a tutte le elezioni locali e non degli ultimi 20 anni.
Comunque oggi, con i Fratelli d’Italia al 30%, le cose non saranno molto diverse. Fra i comuni vincenti la Lega manterrà al massimo Mirandola, mentre FDI si prenderà tutto il resto, cercando di sfruttare le candidature perdenti come trampolino di lancio per le regionali del 2025.
Magath
Magath Ing
Dietro allo pseudonimo Magath un noto personaggio modenese che racconterà una Modena senza filtri. La responsabilità di quanto pubblicato da Magath ricade solo sul direttore della te..
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