'Sulla salute non si scherza: le scuse del sindaco Merola e le giustificazioni dell'assessore Donini non risolvono il problema, ma sono la conferma della Caporetto della tanto decantata efficienza del sistema sanitario emiliano sulla gestione dei vaccini. Ieri Bologna è stata la capitale del caos, ci sono stati assembramenti che, ricordiamolo, favoriscono la diffusione del virus, sono dovuti arrivare i carabinieri per evitare risse. D’altronde quando si insegue solo la mera propaganda prima o poi i nodi vengono al pettine'.
Così i consiglieri regionali di Fratelli d'Italia Marco Lisei, Michele Barcaiuolo e Giancarlo Tagliaferri intervengono su quanto accaduto ieri a Bologna.
'La nostra regione, purtroppo, arranca nelle classifiche sulle percentuali di vaccini somministrati e per vaccini ogni 100 mila abitanti e forse si pensava con gli “open day” di risollevare una gestione fallimentare, farraginosa e mediatica del piano vaccinale. I risultati sono sotto gli occhi di tutti con l’aggravante, oltre ai grandi disagi, che si è messa a rischio la salute delle persone. Bene che le Istituzioni si siano scusate, ma non bastano le assicurazioni sul fatto che 'la prossima volta faremo meglio', serve un cambio di passo sui vaccini e soprattutto servono maggiori garanzie sul fatto che non si ripetano fatti analoghi perché in caso contrario vale il principio “chi sbaglia paga” e qualcuno dovrà dimettersi. Per questo abbiamo richiesto una convocazione straordinaria della IV commissione - Politiche per la salute e Politiche sociali - per sentire i vertici dell’Ausl e per approfondire l’accaduto oltre che la doverosa richiesta che l’assessore Donini venga ad informare l’Aula'.
'Caos Vaccini a Bologna, la caporetto della Regione'
Fdi: 'Garanzie sul fatto che non si ripetano fatti analoghi perché in caso contrario vale il principio chi sbaglia paga e qualcuno dovrà dimettersi'
Fdi: 'Garanzie sul fatto che non si ripetano fatti analoghi perché in caso contrario vale il principio chi sbaglia paga e qualcuno dovrà dimettersi'
Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.
Modena dice addio alla fermata dell’unico Frecciarossa in rientro da Roma
'Caro Mezzetti, ci dica: quanto è costato ai modenesi acquistare i nuovi cassonetti? Pronti a confronto pubblico'
Modena, il presidente della Corte dei Conti che ha stroncato l'accordo Aimag-Hera incontra i sindaci
'Ritorno dei cassonetti a Modena, la Priolo ammette che vi potranno essere aumenti'
Articoli Recenti
Fermata Frecciarossa, Salvini chiede di salvare Parma e Piacenza e dimentica Modena
Vignola: 4000 firme già raccolte per il Pronto soccorso e il no allo spostamento dell'auto medica
Risarcimenti alluvione Nonantola, appello Forza Italia: 'Fino al 5 dicembre spazio per cause e diffide'
Allarme agromafie: ecco come con il compost i criminali si avvicinano e conquistano le aziende

 (1).jpg)