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Alle 4 del mattino erano già in 200, e il numero di ‘accampati’ ha continuato a crescere di ora in ora: 500, 700, 1.200 e così via, fino a diventare un numero ingestibile, fino a toccare quota 7.000 persone. Alcuni già vaccinati, hanno solo accompagnato un amico o il compagno, e speravano di fare in fretta, per andare al mare. Altri vanno a prendere la colazione mentre gli amici aspettano. È l’’esercito’ degli over 18 che dalla notte (qui l'articolo) ha affollato il piazzale davanti all’hub vaccini della Fiera di Bologna, dove per oggi è stato ‘organizzato’ il primo open day vaccinazione della città: 1.200 dosi di Johnson & Johnson, in teoria da distribuire ai primi ad arrivare, che si sono pure messi in fila.
Peccato che, una volta raccolti i nomi e assegnato a ciascuno un numero, all’apertura delle porte salta tutto.
Ore 8: la folla, a frotte, si scaglia dentro l’hub a spintoni, e quelli che prima sembravano civilissimi compagni di fila diventano nemici da escludere e calpestare nella corsa al vaccino. E nulla possono né quelli che avevano pensato di organizzare l’ingresso, da privati cittadini, né i sanitari né le Forze dell’ordine. Per un’ora buona, il caos è l’unica legge, e si susseguono insulti e attacchi di panico, tra la folla.
Un freno inizia a essere posto solo dalle 9, quando compaiono altri agenti e transenne, che fanno rientrare tutti nei ranghi. Ora si entra dieci alla volta, e vengono distribuiti i moduli per l’anamnesi, che gli aspiranti vaccinandi devono precompilare, prima di accedere all’hub. “Vergogna - urlano dalla folla - le transenne ci volevano tre ore fa”. I sanitari, poi, annunciano di aver raddoppiato le dosi a disposizione, che ora dovrebbero essere 2.
400, poi passate a 3.000, calmando un gli animi, per un po’. Le dosi in più appena annunciate, sono comunque meno della metà di quelle che servirebbero per vaccinare tutti i 7.000 alla Fiera stamattina, che non accennano ad andarsene e anzi, iniziano ad arrabbiarsi e insultare i ‘furbetti’ che si sono infilati dentro superando la fila. Anche se, a rigor di logica, chi si è infilato infischiandone della fila non ha commesso nulla di illecito.
Alla fine l’immagine che ha fatto il giro dei social era quella di un serpentone chilometrico che si snodava attraverso il distretto fieristico. Scene di persone accampate col sacco a pelo già da ieri sera davanti all’entrata, come fosse un concerto rock degli anni d’oro.
“Certo, rifletteremo sulle modalità, perché ci si può organizzare meglio, ma queste dosi sarebbero rimaste ferme per settimane. Invece, in un solo giorno stiamo vaccinando migliaia di persone” - commenta Paolo Bordon, direttore generale dell’Ausl di Bologna. Per lo più si è trattato di vaccino Johnson & Johnson, ma c’è anche qualcuno che dichiara di essere stato immunizzato, stamattina presto in Fiera, con la prima dose di Pfizer.
Redazione Pressa
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