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Dieci domande dei Comitati ambiente, le risposte di Fratelli d'Italia

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Barcaiuolo: 'L'inceneritore deve essere usato solo per i nostri rifiuti, senza alcuna deroga'


Dieci domande dei Comitati ambiente, le risposte di Fratelli d'Italia
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Ed anche Fratelli d'Italia risponde puntualmente alle domande poste dai Comitati Ambiente attraverso la Pressa. Ecco le 10 risposte di Michele Barcaiuolo, candidato alla Camera.

1. Vi è disponibilità ad approvare una normativa specifica in tema di odori analogo a quello già esistente in regione Lombardia?

Certo la normativa lombarda è assolutamente condivisibile. 

2. Vi è una disponibilità a predisporre una mappatura delle industrie insalubri?

 E' una necessità che non puo' piu' attendere, la mappatura deve avere come conseguenza incentivi o disincentivi, ma serve un nuova normativa  nazionale che ponga in modo chiaro quali siano i limiti invalicabili.

3. Vi è disponibilità a destinare fondi alle scuole di ogni ordine e grado e ai cittadini che si impegnano in progetti virtuosi?

Come principio sì, dopodichè è necessario capire cosa sia virtuoso o meno, di principio sono per finanziare progetti di media- grande scala piuttosto che erogazioni a pioggia per progetti di poco impatto.

4. Vi è una proposta per una indagine epidemiologica che indichi l'incidenza delle polveri sottili nelle malattie cardio-respiratorie ed i possibili provvedimenti per una campagna di prevenzione?

Il nostro programma prevede esattamente questo, pertanto concordo pienamente.

5. Siete disposti ad approvare un piano regionale stringente per la riforestazione di ampie zone al fine di evitare l'erosione del suolo e per combattere efficacemente l'inquinamento? 

Pienamente d'accordo, la riforestazione è la base da cui ripartire al pari del non consumare nuovo solo per non peggiorare la situazione ambientale


6. A che punto è l'applicazione del PAIR 2020, il piano dell'aria della regione ER, e con quali strumenti portarlo avanti? 

L'obiettivo del PAIR, approvato dalla regione lo scorso aprile è la riduzione delle emissioni, rispetto al 2010, del 47% per le polveri sottili (PM10), del 36% per gli ossidi di azoto, del 27% per ammoniaca e composti organici volatili, del 7% per l’anidride solforosa e di conseguenza portare la popolazione esposta al rischio di superamento dei valori limite di PM10 dal 64% del 2010 all’1% nel 2020.

Per Fratelli d'Italia, che sul Pair si è astenuta in regione,  il Pair ad oggi non porterà i risultati sperati, perché le misure intraprese dalle altre tre regioni nel tavolo del bacino padano non sono uguali, pur affrontando lo stesso problema. Inoltre, per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico, bisognerebbe trovare misure alternative al sistema del trasporto su gomma. “Il Pair prevede una politica troppo attiva nelle città per quanto riguarda il blocco del traffico, mentre sulle autostrade è decisamentepassiva”. 

7. E' necessario favorire il trasporto su ferro: quali strumenti per evitare il trasporto merci su autoarticolato ed incentivare invece quello ferroviario?

Incentivi alle aziende che trasportano su ferro, ed implementazione dei treni merci, sono contro i divieti ma sono favorevole a favorire anche con sgravi fiscali i comportamenti premianti.

8. Con il decreto Sblocca Italia, il DL 133/2014, si definiscono impianti 'strategici', oltre alle trivellazioni petrolifere, anche i 'termovalorizzatori' (inceneritori di rifiuti). Ma quanto ci servono questi impianti costosi e controversi per il loro impatto ambientale per raggiungere gli obiettivi europei in materia di rifiuti? Esiste per voi l'alternativa? Cosa siete disposti a proporre a livello nazionale?

Formazione alla tutela dell’ambiente fin dagli anni della scuola. Progressiva messa al bando dei materiali non biodegradabili. Sostegno alle energie rinnovabili e alla ricerca in questo campo con lo scopo di avvicinare l’Italia il più possibile all’autonomia energetica. Riconversione delle attività produttive a elevato impatto ambientale. Tassa sui rifiuti calcolata in base alla qualità e alla quantità dei rifiuti prodotti per rafforzare la raccolta differenziata. Le alternative agli inceneritori ad oggi, non garantiscono l'eliminazione degli stessi in modo repentino ed immediato, ma l'avanzamento della tecnologia sul tema deve essere seguita con attenzione per arrivare al superamento di impianti inquinanti.

9. Siete a conoscenza della Legge Regionale ER n.16/2015 'Disposizioni a sostegno della economia circolare, della riduzione dei rifiuti urbani e del riuso'? Come raggiungere al 2020 una diminuzione della produzione dei rifiuti del 25%, una RD al 73% su tutto il territorio provinciale e regionale e l'applicazione della tariffa puntuale sui rifiuti in tutti i comuni?

Quel Piano non è affatto all’altezza degli obiettivi della Legge: aver alzato l’asticella, non trova adeguata corrispondenza nelle scelte operative che dovrebbero garantirne la fattibilità. Si scommette moltissimo sulla tariffa puntuale, ma questa non sarà effettiva che al termine dell’arco di validità del Piano”. E con le sue controdeduzioni, “la Giunta ha operato modifiche al Piano 2014 che non hanno consentito ai cittadini interessati di produrre le loro eventuali osservazioni, per esempio nel caso di Carpi. La raccolta porta a porta è ancora presente a macchia di leopardo nei nostri territori, e va incentivata al fine di tentare di raggiungere gli obiettivi della legge.

10. Il PPGR (piano regionale gestione rifiuti) prevede il mantenimento del nostro inceneritore. Cosa si intende fare per limitarne l'uso ed evitare che i miglioramenti della raccolta differenziata provinciale servano a far posto ai rifiuti provenienti da altre parti d'Italia (ora mediamente il 40% nell'inceneritore di Modena)?

Molto semplice l'inceneritore deve essere usato solo per i nostri rifiuti, senza alcuna deroga.


Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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