“Rispetto ai diritti dei migranti orpiti dei centri di accoglienza a Modena ci sono gravi criticità che vanno risolte. Si va dall'iscrizione all'anagrafe, al riconoscimento della residenza che per chi da più di tre mesi dimora nei Centri di accoglienza della provincia dovrebbe essere riconosciuto. Elemento, quest'ultimo necessario anche per potere acceere ai servizi e per potere partecipare a qualsiasi percorso di integrazione'. Fino ad arrivare alla 'mancanza di certezze ed alle lungaggini rispetto dalla data dell'incontro per il riconoscimento dello status di rifugiato, in diversi casi fissata anche dopo 8 mesi e ai tempi di rinnovo del permesso di soggiorno semestrale per richiedenti asilo, che in molti casi vengono consegnati, come ci riferiscono, già scaduti'
Ciò che gli immigrati organizzati hanno denunciato il mese scorso davanti alla Prefettura in una manifestazione sfociata in un corteo non autorizzato lungo i viali di Modena, è stato ascoltato e riportato sabato scorso sul tavolo del Prefetto Paba dall’europarlamentare bolognese di Possibile Elly Schlein, relatrice della revisione del Regolamento di Dublino per il gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo.
Problemi e criticità che, se confermate, costituirebbero una sorta di 'fattore Modena', capace di differenziare (in peggio), stando a quanto riferito dai migranti e dall'europarlamentare Schlein, la provincia modenese, rispetto alle altre (Reggio Emilia e Modena erano gli esempi fatti durante la manifestazione'. Ovvero, rispetto dei tempi per il riconoscimento della residenza, per l'iscrizione all'anagrafe e per la convocazione in commissione per il riconoscimento o meno dello status di richiedente asilo o di altro status.
'Ringrazio per la disponibilità dimostrata nel corso di tutto l’incontro, riconosco il costante impegno e l’attività di stimolo sull’accoglienza diffusa e l'integrazione, che costituiscono il modello migliore e realizzano una più equa distribuzione sul territorio dei richiedenti asilo - spiega Schlein -. Abbiamo voluto segnalare anche le gravi criticità che ci sono state riportate in questo territorio e il Prefetto ha fatto riferimento alle iniziative adottate dal Questore per lo snellimento delle procedure di rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno e per dare una prospettiva di certezza alla data di convocazione'. Criticità emerse dal colloquio con il collettivo Modena Refugees che l'europarlamentare ha avuto sulle tribune del Parco Novi Sad prima di recarsi dal Prefetto.
'Nel corso dell'incontro, svoltosi in un clima di costruttiva cordialità - ha fatto sapere in una nota la Prefettura - è stata effettuata una disamina complessiva sulla situazione modenese e sulle iniziative intraprese per garantire l'accoglienza, convenendo, in particolare, sui tre pilastri che ne garantiscono la sostenibilità e che devono essere attivamente perseguiti: accoglienza diffusa, formazione e attività volontarie di utilità sociale in chiave inclusiva, equa distribuzione sul territorio dei richiedenti asilo.
Ci si è, inoltre, intrattenuti sui temi delle procedure per il riconoscimento della protezione internazionale e della iscrizione anagrafica degli stranieri trasferiti nel modenese.
Il Prefetto Paba ha illustrato, al riguardo, le iniziative assunte con i Sindaci ed i responsabili degli Enti gestori dell'accoglienza a proposito dell'attuazione della legge 46/2017 che, all'
art. 8, ha disciplinato l'iscrizione dei richiedenti asilo all'anagrafe della popolazione residente.
Il Prefetto ha dato atto, inoltre, delle iniziative intraprese a livello provinciale per lo snellimento delle procedure e, in particolare, dell'impegno del Questore a proposito dei permessi di soggiorno'