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Il dg dell'Ausl di Modena, Massimo Annicchiarico, scrive un nuovo posto su Facebook dopo quello attorno al caso West Nile pubblicato ieri sera in anteprima da La Pressa e subito evidenziato dal consigliere di opposizone a Carpi Roberto Benatti. In un passaggio del primo, quello cancellato, Annicchiarico tra l'altro bacchettava i 'colleghi del servizio sanitario' per aver 'ammorbato il mondo con questa storia delle zanzare per quattro mesi tutti i giorni da maggio', e soprattutto mostrava di condividere poco le reazioni dei pazienti di fronte alle notizie sul virus recenti.
Dopo le polemiche di Lega e Forza Italia, il direttore generale si fa vivo di nuovo. Non pronuncia la parola scusa, ma il tono è amaro: 'Ho deciso di rimuovere il mio precedente post. E voglio spiegarne le ragioni, perchè sono davvero amareggiato per il fraintendimento che si è generato.
Lo so. L'uniforme- contestualizza il dg- non si sveste mai, neanche nel proprio giardino di casa, neanche nel proprio personale profilo Facebook. Però, se qualcuno ha interpretato quel mio post, su questa pagina, come un voler scherzare sulla West Nile, vuol dire che non ce l'ho proprio fatta a dichiarare invece, in modo volutamente e amaramente sarcastico, e forse per questo suscettibile di interpretazioni diverse dal senso che lo animava, tutto il mio rammarico sul fatto che, nonostante tutto quello che è stato fatto, nonostante l'impegno di tante persone sulla prevenzione, ci siano stati contagi e, purtroppo, vittime'.
Assicura Annicchiarico continuando nel nuovo post: 'Chi mi conosce sa che non c'è nulla di più lontano da me che voler essere sarcastico su cose serie. Come ad esempio quelle che riguardano il mio lavoro, il mio impegno per garantire qualità alla sanità pubblica, la dedizione totale ai valori morali, etici, solidali del nostro sistema universalistico.
Chi legge bontà sua i miei post lo può constatare di persona'. Continua il dg: 'La mia volontà, con quel post sul mio profilo personale, era di fare amara ironia sul fatto che, a volte, si ha la sensazione che tutto ciò che si fa per garantire la salute pubblica non basta mai, perchè poi purtroppo accadono cose che si sarebbero volute prevenire ed evitare. Ed accadono egualmente anche laddove l'impegno sia continuo da parte di tanti, professionisti ed istituzioni in testa, e si debba poi piangere sul latte versato, come accade ancora ad esempio per le vaccinazioni anti-influenzali o antipneumococco, che potrebbero salvare tante vite, cosa che invece non avviene proprio perchè l'importanza della prevenzione non è stata a sufficienza compresa prima'.
Quindi, si può parlare di 'ironia non riuscita' come si chiede lo stesso direttore? 'Forse. Anzi, probabilmente è cosi'. Ma l'accusa che qualcuno mi ha rivolto di aver voluto ironizzare sui decessi, mai. Questa è per me davvero inaccettabile. E la respingo con tutta la mia determinazione. Non solo perchè l'intero post, per il quale ho scomodato un collega come Enzo Jannacci, era rivolto ai temi della prevenzione (la sua canzone parla della prevenzione dalle dipendenze patologiche) ma anche perchè la mia vita personale e professionale- conclude Annicchiarico- sono state interamente dedicate alla salute pubblica, collettiva ed individuale. E con tutto me stesso per questo continuerò ad impegnarmi'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>
