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La Lega torna sull'incarico affidato a Vanni Bulgarelli come co-curatore della mostra 'La Città del Novecento', un incarico sul quale La Pressa si era già soffermata.
'Chi è Vanni Bulgarelli? Un uomo di sistema, uno dei tanti burocrati cresciuti nell’alveo del “socialismo emiliano” a cui vengono affidati incarichi senza alcuna competenza tecnica, fino alla maturazione dei requisiti per andare in pensione. Enti locali, Partecipate e persino HERA spa, dal suo ricco curriculum non manca nulla. Quasi cinquant’anni di provata fedeltà al Partito, da quando venne nominato capo ufficio stampa al Comune di Carpi nel 1972, fino alla presidenza di SETA Spa (2015). Quest’ultima un disastro totale, come dimostrano ampiamente i fatti: dal record di bus bruciati, al numero elevato di scioperi, alle continue vessazioni contro il personale (frutto di numerose cause in Tribunale) ecc.
Di certo non può essere definito un bugiardo, se il 3 settembre 2015 dichiarò a mezzo stampa di “non aver alcuna competenza di trasporti”. Ma allora per quale motivo accettò un incarico che, seppur non essendo meramente tecnico, richiederebbe comunque un minimo di capacità e conoscenza? Un ultras di Partito non si pone certo simili domande, lui interpreta il ruolo da protagonista come a teatro (infatti è presente nel Consiglio Direttivo dell'Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna fino a maggio 2018) - afferma il leghista Luca Rossi -. Nessuno di noi ha dimenticato la sua presenza al comizio di Renzi in piazza Grande il 17 maggio 2014, quando si posizionò davanti allo striscione dei terremotati della Bassa, rivendicando il primato della notizia (a suo dire) contro le “ingiuste” contestazioni dei presenti.
Chiaramente dopo una simile prova di amore incondizionato per il Partito, come non continuare a conferire altri incarichi? Avanti pure! Dopo averlo visto scodinzolare dietro Muzzarelli a Sant’Agostino, immortalato in foto come volontario al Festival de l’Unità e relatore in convegni della sinistra Pd, lo ritroviamo co-curatore della Mostra “La città del Novecento e il suo futuro”, dedicata alla storia delle trasformazioni urbane, dalle pubblicazioni sulla città e le architetture del Novecento, dai documentari, dalle mostre allestite con l’Archivio storico comunale, realizzati dall’Ufficio ricerche sulla storia urbana del Comune di Modena'.
'Ennesimo spreco di risorse e incarichi: 65.000 euro complessivi, dei quali 13.000 euro sborsati dal Comune. Tra i tanti pannelli esposti manca infatti la foto del Busotto, un autobus della seconda metà degli anni ’90, un monumento alla Modena proletaria e laboriosa che ad oggi, gennaio 2019, continua a svolgere servizio di trasporto pubblico pur non essendo a norma, trattandosi di un Euro 2. Ma il Vanni, col suo passato di “sinistra ecologista”, nonché consigliere dell’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’ Ambiente (ANPA), come ha fatto ad ignorarlo? Evidentemente nell’analisi costi-benefici, Seta SpA ha ritenuto conveniente farlo circolare per oltre 20 anni, in barba a tutte le normative antismog. Tutto perdonato al dottor Bulgarelli, tanto paga pantalone, vero?' chiude Luca Rossi della Lega.