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Sarà l'autorità Nazionale Garante per le Comunicazioni (Agcom), a stabilire eventuali sanzioni ed obblighi a carico del Comune, per sanare la possibile violazione dell'art. 9 della legge 28/2000 sulla cosiddetta Par Condicio, che vieta alle Pubbliche Amministrazioni, in periodo elettorale (per la tornata attuale dal 29 dicembre scorso), di svolgere attività di comunicazione, ad eccezione di quella effettuata in forma impersonale ed indispensabile per lo svolgimento efficace delle proprie funzioni.
Il caso è legato alla cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria di Vasco Rossi che l'amministrazione ha voluto fare coincidere, forzatamente e per quanto da noi segnalato, inopportunamente con l'inaugurazione, amplificata dalla presenza della star di Zocca, dello stabile ristrutturato dell'ex Aem nel quale è stata fisicamente trasferita dalla sua sede naturale, e senza averne alcun motivo contingente, la seduta del Consiglio comunale.
Una cerimonia che, come segnalato da La Pressa nei giorni antecedenti all'evento, avrebbe, ed ha avuto caratteristiche capaci di andare ben oltre alla comunicazione istituzionale indispensabile per l'esercizio delle proprie funzioni e quindi ben oltre ì limiti imposti della legge. Sfociando in comunicazione palesemente politica e personale (rispetto alla figura del sindaco di Modena), amplificata, in maniera altrettanto inopportuna per il periodo elettorale, da una diretta televisiva, dal magaschermo predisposto per una piazza nella quale erano previste 5000 persone e dall'invito agli organi di informazione, anche nazionali, a seguire l'evento, che attraverso il richiamo di Vasco Rossi avrebbe consentito al sindaco e all'amministrazione, e alla cerimonia di inaugurazione di uno stabile ristrutturato per volontà dell'amministrazione, una vetrina nazionale.
Ponendo in essere quei comportamenti e quelle azioni che la legge espressamente vieta.
Rilievi che dopo avere segnalato in un nostro articolo, sono stati da noi tradotti, in una segnalazione sottoscritta da Gianni Galeotti, al Corecom (Comitato Regionale per le Comunicazioni) dell'Emilia Romagna. L'organismo regionale che svolge in forma sia autonoma che delegata dall'Agcom, funzioni di vigilanza e controllo rispetto alla normativa vigente nel settore della comunicazione radio-televisiva ed istituzionale, anche in relazione alla Par condicio.
Rilievi accolti e ritenuti fondati dal Comitato, che li ha trasmessi al Comune che a sua volta, attraverso l'avvocato Vincenzo Villani dell'Avvocatura Comunale, ha risposto presentando specifiche controdeduzioni a difesa dell'operato del Comune stesso. Elaborate le posizioni delle parti il Corecom, riunito ieri in commissione, ha ritenuto all'unanimità, di procedere, trasmettendo all'Agcom gli atti dai quali 'pare potersi evincere la violazione dell'art.9 della Par Condicio'.
Ora la parola spetta all'Agcom in relazione ai possibili provvedimenti, anche sanzionatori, nei confronti del Comune. Che, nel merito della questione, ha commesso un altro errore. L'avere comunicato erroneamente ai consiglieri comunali che gli obblighi legati alla comunicazione istituzionale previsti dalla legge sulla Par Condicio sarebbero scattati dal 18 gennaio, esattamente il giorno successivo alla cerimonia con Vasco Rossi e non, come amplimanete comunicato dall'Agcom e dalla stesso Corecom della regione Emilia Romagna, il 29 dicembre. Una comunicazione ufficiale firmata (vedi sotto) dalla presidente del Consiglio comunale Francesca Maletti, e risultata totalmente errata.
