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L'ultimo di una lunga serie di rinvi nel termine dei lavori è del gennaio scorso concesso dal Comune dopo un mese dal via libera ad una variante di spesa al rialzo concessa, lo scorso dicembre, per un importo vicino a quello del ribasso presentato dalla ditta poi vincitrice dell'appalto per la parte impiantistica della struttura, alcuni mesi fa. Ultimi atti di una estenuante (crediamo anche per gli uffici pubblici), serie di richieste di rinvio, puntualmente concesse, della data prevista per la consegna dei lavori di ristrutturazione dell'ex diurno di Piazza Mazzini.
Certo è che per quell'opera promessa dagli anni '90, un ritardo anche solo di un anno o due, nulla rappresenta rispetto ai ritardi accumulati dalle precedenti amministrazioni per quella stessa opera.
Basta ricordare che dopo essere stato al centro delle promesse delle amministrazioni negli anni '90, fu nel 2003 che il progetto di riqualificazione dello spazio sotterraneo di piazza Mazzini, nella storia di Modena utlizzato come ex albergo diurno, venne riportato al centro dell'azione e delle promesse del Comune dall'allora assessore al centro storico, tale Stefano Bonaccini, ora Presidente della Regione. La storia di ciò che non venne fatto è stata riassunta da La Pressa. Una storia che ora, e questo è motivo di merito, spetta all'attuale amministrazione comunale concludere.
Perché dopo anni, la storia di riqualificazione del contenitore sotterraneo di Piazza Mazzini, è arrivata ad un punto di svolta finale.
E' l'assessore ai lavori pubblici Bosi a confermarlo diffondendo le foto degli spazi non solo riqualificati e ristrutturati riprendendo anche motivi architettonici del passato, ma anche già dotati di quelle infrastrutture e multimediali che lo renderanno, a questo punto a breve, un centro servizi a sostegno dei turisti, dei cittadini ma anche dell'associazionismo culturale e commerciale che in quegli spazi potrà organizzare momenti per la loro attività formativa e di intrattenimento. Per la gestione degli spazi è stato lanciato nei giorni scorsi un avviso pubblico rivolto a Enti e associazioni del Terzo settore per assegnare la gestione dei servizi di accoglienza.
Gi.Ga.
Nella foto, una degli spazi dell'ex diurno un tempo barberia e oggi sala di servizio con postazioni PC e internet
Redazione Pressa
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