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Con riferimento all’articolo pubblicato da La Pressa il 24 gennaio scorso, relativo alla riduzione delle fonti rinnovabili utilizzate per produrre l'energia distribuita da Hera (ricavabile dall'esame dei prospetti informativi pubblicati, per legge, in ogni bolletta dell'energia elettrica), l'ufficio stampa della Multiutility, interpellato nel merito, ci ha fornito cortesemente nei giorni scorsi alcune precisazioni che oggi, integralmente, riportiamo di seguito:
'Ridurre l’utilizzo dei combustibili fossili è cruciale per contrastare il cambiamento climatico ed è uno degli obiettivi prioritari di Hera. Per questa ragione il Gruppo usa solo energia rinnovabile per i propri consumi interni, una scelta che consente di risparmiare circa 146 mila tonnellate di CO2 all’anno (il 10% delle emissioni complessive del
Gruppo).
Inoltre, negli ultimi anni il Gruppo Hera ha sia promosso la vendita di energia da fonti rinnovabili ai propri clienti sia proposto molte attività studiate per dare loro l’opportunità di ridurre le emissioni di CO2.
Tali offerte commerciali e strumenti innovativi “verdi” (ad esempio Analisi dei consumi, Hera ContaWatt, Hera Led e Led Business) sono stati
sottoscritti da oltre 160 mila clienti, il 16% del totale.
Infine, ad oggi hanno aderito a un’offerta del “Pacchetto Natura” - che garantisce elettricità prodotta da fonti rinnovabili - 75 mila clienti (pari all’8,7% del totale). Per il 2020, l’obiettivo è di portare tale percentuale al 19%.
Venendo al calcolo del mix energetico riportato nelle bollette, ricordiamo che esso è effettuato dal Gestore dei Servizi Energetici S.p.A. attraverso una complessa procedura dettata dal Ministero dello Sviluppo Economico (con il Decreto Ministeriale del 31 luglio 2009).
Nel dettaglio, l’elettricità “verde” (quella che proviene da fonti rinnovabili) venduta da Hera Comm si compone di due parti:
- l’elettricità ”verde” che il Gruppo Hera offre ai clienti che scelgono questo tipo di energia.
Grazie alle iniziative promosse dal Gruppo Hera, la quantità di elettricità “verde” venduta attraverso offerte specifiche dal 2015 al 2017 è triplicata.
- la parte “verde” dell’elettricità che il gruppo approvvigiona sul mercato all’ingrosso per i clienti che decidono di non utilizzare energia rinnovabile. Infatti una parte dell’elettricità comprata sul mercato all’ingrosso è prodotta con le rinnovabili, ma in fase d’acquisto non c’è distinzione per fonti. Questa viene resa nota solo nell’anno successivo a quello di vendita ed evidenzia che dal 2015 al 2017 la quota di elettricità da fonti rinnovabili presente nel mercato all’ingrosso è passata dal 27% al 3%.
La composizione di questi due fenomeni (la crescita della domanda diretta di elettricità da rinnovabili da un lato e il calo verticale della quota “verde” nel mercato all’ingrosso dall’altro) fa sì che la percentuale di energia da fonti rinnovabili acquistata risulti complessivamente diminuita'
Fino a qui abbiamo riportato integralmente, come richiesto, la prima parte della risposta fornita da Hera all'articolo e alle considerazioni in esso contenute. Da queste emerge da un lato che la riduzione della quota di energie rinnovabili all'interno del mix dipende sia dalle scelte del gestore nazionale, sia, dall'altro, dal fatto che la riduzione percentuale è riferita al mercato non diretto, ovvero non direttamente 'verde', che, pur in calo, ha ancora la netta prevalenza.
Ringraziando per la disponibilità da subito dimostrata dall'ufficio stampa che cortesemente ci ha fornito le informazioni ed i chiarimenti richiesti, riportiamo di seguito la seconda parte delle informazioni formulate nella forma di approfondimento attraverso domande e risposte fornite direttamente da Hera.
Quali iniziative il Gruppo Hera ha messo in campo per ridurre le emissioni di CO2?
Oltre a quanto già richiamato, il Gruppo Hera ha avviato più di 350 iniziative di risparmio energetico negli ultimi anni, evitando emissioni per 124 mila tonnellate di CO2 all’anno.
Non solo: dal 2007 ad oggi il Gruppo Hera ha sviluppato anche per i propri clienti industriali oltre 500 progetti di risparmio energetico, grazie ai quali è stato possibile evitare la produzione di più di 1,4 milioni di tonnellate di CO2 in 10 anni.
La diminuzione della percentuale di energia da fonti rinnovabili acquistata è un fenomeno che interessa solo il Gruppo Hera?
No. Esaminando i dati relativi al mix energetico dei vari operatori, recentemente pubblicati sui rispettivi siti internet, è possibile riscontrare per quasi tutte le società di vendita lo stesso fenomeno.
Quanta energia elettrica produce il Gruppo Hera? E quanta ne acquista?
In un anno, il Gruppo Hera produce 1,3 TWh di elettricità, della quale il 35% da fonti rinnovabili. Tale percentuale sale al 72% se si includono le fonti cogenerative ad alta efficienza energetica ed a basse emissioni di CO2. Nel 2017, il Gruppo Hera ha venduto 10,5 TWh di elettricità, quindi 8 volte l’energia direttamente prodotta.
Come si concretizzano l’impegno verso la trasparenza e la rendicontazione di performance e obiettivi del Gruppo Hera?
Il Gruppo Hera aderisce al Carbon Disclosure Project, ente indipendente che offre ad aziende e Paesi un sistema per misurare, gestire e condividere le informazioni sull’impegno nel contrastare il cambiamento climatico.
Gi.Ga.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>