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Lo scriviamo? Mah sì: comunque vada lo spareggio per la C contro la Pergolettese, questa, per il Modena, è una stagione fallimentare. Perché, diciamolo francamente, con una società così, con dirigenti (uno su tutti, Sghedoni) che potrebbero fare anche la A, non puoi arrivare a giocarti una promozione in C in uno spareggio contro una squadra, la Pergolettese, che ha speso un decimo di te. Squadra costruita malissimo da Tosi, incredibilmente confermato dal presidente Salerno nonostante i tanti errori di mercato, a partire dagli allenatori, perché se Apolloni ha fatto male, Bollini ha fatto malissimo, relegando addirittura Duca, un giocatore che si è rivelato fondamentale, addirittura in tribuna.
E se il Modena vincerà lo spareggio, dovrà ringraziare una Pergolettese capace di dilapidare ben 6 punti a 3 turni dal termine e di aver lasciato a un imbarazzante Oltrepovoghera ben 5 punti.
In Eccellenza c'è da registrare un altro fallimento di una modenese, ovvero quello del Castelfranco che in un girone ridicolo (sì, ridicolo, non troviamo un termine più appropriato) è riuscito nella non facile impresa di arrivare terzo dietro a una squadra, l'Alfonsine, che schierava dei quarantenni e un Progresso che a dicembre si è notevolmente indebolito. Non era facile e invece nonostante i 20 o forse più rigori a favore (uno ovviamente anche domenica contro il Sanpaimola per non perdere il vizio), la squadra affidata nelle ultime partite a Vincenzo Conte (nella foto), che, va detto, non ha fatto meglio di Fontana, ha mancato anche il traguardo minimo stagionale, ovvero gli spareggi.
Nel girone A, incredibile sconfitta del Formigine sul campo di una squadra già retrocessa, il Salsomaggiore. Un ko pesantissimo che porebbe permettere al al Campagnola, in caso di vittoria nel recupero contro il Nibbiano, di avere il vantaggio di due risultati su tre nel playout contro i verdeblù. Sarebbe comunque clamoroso che il Formigine, dopo aver comprato il titolo della Rosselli Mutina, retrocedesse subito in Promozione. Sì, sarebbe davvero incredibile.
Matteo Pierotti
Redazione Pressa
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