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'Graziano Delrio parlò di avvio dei cantieri entro questi mesi? Sarà probabilmente l'inverno del 2018 o la primavera del 2019. In ogni caso, noi finiremo questo mandato col cantiere della bretella avviato. All'insegna di una piena e totale coincidenza con le richieste modenesi, anche in questo caso'. È l'impegno della Regione Emilia-Romagna, per iniziativa dell'assessore a Trasporti e Infrastrutture Raffaele Donini, sulla bretella Campogalliano-Sassuolo. L'occasione è un convegno a tema nella sede di Confindustria Modena ieri sera al quale i costruttori, dal presidente modenese di Ance Sandro Grisendi a quello nazionale Gabriele Buia, prestano attenzione al quadro aggiornato dal sindaco e presidente della Provincia Gian Carlo Muzzarelli. Inclusa la bretella da 500 milioni di euro ed esclusa la Cispadana, la Regione contempla un sostegno alle opere nel modenese da 700 milioni.
Spiega a margine Donini sulla bretella, dopo gli annunci del maggio 2017 al palazzo ducale di Sassuolo, con l'allora ministro Graziano Delrio, e quelli successivi: 'Scontiamo nell'ultima fase un anno di ritardo. Avremmo dovuto aprire i cantieri in questi mesi, ma c'è stata la necessita' di riconsiderare le migliorie al progetto, come l'eliminazione dei caselli tra la tangenziale di Modena e l'area di Rubiera' cara a Muzzarelli. Più che altro, a far perdere tempo è stato l'iter della firma dell'atto integrativo da parte dei ministeri coinvolti, fino alla successiva registrazione alla Corte dei conti. Tra incertezze varie a livello nazionale, cosi', 'siamo arrivati a oggi: possiamo avviare la progettazione esecutiva, nel corso della quale verranno valutate tutte le ottimizzazioni richieste dai Comuni', insiste l'assessore regionale a margine dei lavori di Confindustria.
Sui caselli, in particolare, si dovrà trovare una copertura 'che abbiamo gia' individuato nell'ambito degli investimenti nel territorio legati alla convenzione dell'Autobrennero', continua Donini, per un importo intorno ai 60-70 milioni. Sul capitolo Cispadana, invece, l'obiettivo dell'apertura dei cantieri slitta un po' di piu' ma viale Aldo Moro non demorde. 'È stata una lotta di tre anni', ammette l'assessore della giunta Bonaccini: la Regione ha messo i 179 milioni ritenuti indispensabili a far partire la progettazione definitiva, poi e' servito tanto tempo per la valutazione di impatto ambientale e nel luglio 2017 finalmente e' arrivato il decreto. A questo punto, 'siamo in attesa delle quantificazioni e della progettazione di adeguamento del progetto definitivo sulla base delle prescrizioni Via', avanza Donini citando anche in questo caso gli investimenti territoriali legati all'Autobrennero, che fra l'altro gia' sforna dividendi da 1,5 milioni al socio Provincia. In sostanza bisogna aspettare lo sblocco della concessione dell'A22, attesa tra fine giugno e inizio settembre: 'Se tutto va bene, sulla Cispadana finiremo il mandato non col cantiere in corso ma con la certezza del cantiere, che sarebbe un fatto storico', procede Donini.
Nei 700 milioni di fondi stradali destinati al territorio di Modena, c'e' anche la rotatoria di Marzaglia gia' realizzata e lo scalo da finire a fine anno, la complanare sud sbloccata coi lavori che iniziano entro l'estate, il casello nord terminato entro agosto, le varie pedemontane finanziate dalla Regione, i fondi della tangenziale di Mirandola e di quella di Formigine, i nuovi treni Modena-Sassuolo in arrivo nei prossimi giorni. Cosi', attendono e sperano i costruttori. Dice il modenese Grisendi: 'I tempi di esecuzione delle opere pubbliche sono enormi, non mi ha sorpreso l'ultimo stop alla bretella ma certo e' stata un'amara constatazione. Lo stallo di Governo non aiutera', certamente, ma crediamo nella fermezza della giunta e del sindaco per gli obiettivi prefissati. Nessuna impresa iscritta nel territorio si occupera' delle grandi opere, ma dobbiamo accelerare'. Sulla stessa linea il parmigiano Buia: 'Le grandi opere infrastrutturali durano sempre troppo tempo, bisogna sbloccarle rapidamente oggi ancora piu' di ieri. Questo vale per una citta' importante come Modena, in un territorio- ricorda il presidente nazionale Ance- dove la Campogalliano-Sassuolo e' strategica per il sistema industriale, e vale per il territorio della Cispadana'.
