Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
I tecnici della ditta Pessina Costruzioni spa stanno liberando dalle proprie attrezzature (ponteggi, gru e strumentazioni varie) il cantiere per l’intervento di restauro, riparazione, miglioramento sismico e rifunzionalizzazione della sede storica del liceo delle Scienze umane e musicali Carlo Sigonio in via Saragozza a Modena. Ricordiamo che Pessina fu editore dell'Unità renziana. E da tempo il cantiere del Sigonio, spesso visitato da Muzzarelli e preso ad esempio, era bloccato.
La sezione Fallimentare del Tribunale di Milano, infatti, nell’ambito della procedura di concordato che ha comportato la sospensione del cantiere dall’agosto dell’anno scorso, ha accolto l’istanza di scioglimento del contratto consentendo così ora al Comune, che ha intimato lo sgombero dell’area, di attivare il percorso per affidare la conclusione dei lavori a un’altra azienda attraverso lo scorrimento della graduatoria della gara d’appalto definita nel febbraio del 2017.
Il Comune la scorsa estate, visti i ritardi dell’azienda nell’esecuzione dei lavori programmati, dopo diverse sollecitazioni aveva avviato il percorso per la risoluzione del contratto, prima della richiesta di concordato presentata dalla società che ha poi ottenuto la sospensione dal Tribunale di Milano.
L’intervento ha un valore complessivo di 9 milioni di euro e per terminare i lavori oggi i tecnici - dopo questi anni persi - ipotizzano siano necessari ancora due anni.
A chi andrà ora appalto?
La gara del 2017 era stata vinta, su 16 imprese, da Pessina con un punteggio di 77,6 contro i 77,257 dei secondi in graduatoria, la Ati composta da Emaprice spa di Bolzano e Ranzato impianti srl di Padova. Peraltro la Ati aveva deciso di fare ricorso contro l'assegnazione da parte del Comune di Modena. Al terzo posto in quell'appalto arrivò il Consorzio stabile Coseam Italia spa.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>