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'Non ci siamo. Quella di Tomei è una classica falsa partenza. Sulla mobilità, propone grandi opere inutili e insostenibili invece di occuparsi della mobilità ordinaria che interessa i cittadini, i lavoratori e le imprese. Nella pianura e nei distretti industriali già martoriati da un inquinamento che genera malattie e morti premature, come certificato da autorevoli studi epidemiologici e dall'ultimo rapporto della Agenzia Europea per l'Ambiente, vengono proposte opere viarie tradizionali basate sul trasporto privato e inquinante! Secondo la visione del neo-presidente occorrerebbe costruire subito la Bretella Campogalliano-Sassuolo da prolungare sino a Lucca, potenziare l’autodromo di Marzaglia, costruire la Pedemontana e fare l'autostrada Cispadana. Ovvio e scontato l'applauso e il giubilo della destra. Tutto all'insegna dell'aumento dell'inquinamento'. La proposta del neo presidente della Provincia Gian Domenico Tomei sulla Modena-Lucca (dopo aver trovato il placet di Forza Italia con Andrea Galli) viene stoppata oggi da sinistra: dal consigliere provinciale Marco Cugusi e dal segretario regionale di Rifondazione Stefano Lugli.
'Noi riteniamo che esistano altre priorità e altre modalità di affrontare il tema della viabilità all'insegna dei criteri di utilità vera, di sostenibilità, di tutela ambientale e manutenzione del territorio. Così come pensiamo che le altre priorità siano la messa in sicurezza e la manutenzione delle scuole, la difesa della sanità pubblica e universale e il lavoro di qualità. Abbiamo votato Tomei in chiave anti destra, unilaterlamente, senza accordi politici, ma constatiamo da subito una irrefrenabile pulsione a cercare l'approvazione della destra piuttosto chedi costruire una alternativa alla destra stessa. In questo quadro di idillio, immemore delle batoste delle ultime tornate elettorali locali e nazionali, noi saremo l'unica opposizione. Ma rimanendo sul tema della mobilità sostenibile, ribadiamo dunque che le nostre priorità' - continuano il consigliere Cugusi e il segretario Lugli.
E l'elenco degli esponenti di sinistra è noto: 'Costruire una il collegamento da Campogalliano allo scalo merci di Marzaglia, realizzare un collegamento ferroviario tra lo scalo di Dinazzano a quello di Marzaglia, migliorare la sicurezza della superstrada Modena-Sassuolo, completare la Pedemontana, riqualificare la ferrovia Modena-Sassuolo, migliorare la fruibilità della tangenziale; incrementare la rete provinciale del TPL chiedendo alla Regione di colmare il gap di risorse attribuite al nostro territorio rispetto ad altri, realizzazione cispadana urbana attraverso la connessione dei tratti cispadana già esistenti, progettare una rete provinciale di piste ciclabili, incrementare la manutenzione sulle strade provinciali, specie di montagna'.
'A nostro avviso - chiudono - sono questi gli unici interventi che possono dare una risposta ai bisogni infrastrutturali del nostro territorio per perseguire l’obiettivo di spostare il trasporto dalla gomma al ferro. Proponiamo inoltre di rendere le scuole efficienti energeticamente e più funzionali e accoglienti, di attivare immediatamente il «tavolo carni» per porre fine alla piaga diffusa del caporalato che governa, attraverso le Coop spurie o le SRL di comodo, la filiera produttiva del comparto carni e di avviare una verifica immediata della rete sanitaria provinciale, in particolare sui processi di privatizzazione in corso (ruolo delle assicurazioni e welfare aziendale) e sull’implementazione delle Case della Salute in tutto il territorio'.
Redazione Pressa
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