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Il Foggia ha battuto con un secco 3-0 il Carpi. Un risultato importante per gli uomini di Stroppa, che si allontanano dalle zone pericolanti della classifica. Carpi che resta invece ai margini dei playoff, ma la strada è ancora lunga. Primo tempo dominato dal Foggia, che ha trovato il vantaggio dopo venti minuti con Mazzeo. Il raddoppio a tre minuti dal riposo con una sassata di Kragl dai trenta metri. Ritmi leggermente più blandi nella ripresa, anche se i rossoneri hanno continuato a macinare gioco trovando il terzo gol ancora con lo scatenato Kragl ancora con il suo micidiale sinistro dalla distanza. Per il centrocampista foggiano terzo gol in cinque partite.
FOGGIA-CARPI 3-0
Marcatori: 20′ Mazzeo, 42′ Kragl, 12’st Kragl
FOGGIA (3-5-2): Guarna, Camporese, Tonucci, Martinelli; Gerbo, Deli (18’st Zambelli), Greco (32’st Scaglia), Agnelli, Kragl; Nicastro (24’st Duhamel), Mazzeo.
A disposizione: Noppert, Fedato, Beretta, Rubin, Floriano, Celli, Ramè, Calabresi.
Allenatore: Stroppa
CARPI (4-4-1-1): Colombi, Pachonik, Poli, Ligi, Di Chiara; Pasciuti (16’st Calapai), Mbaye, Verna, Garritano (38’st Jelenic); Concas (1’st Nzola); Melchiorri.
A disposizione: Serraiocco, Capela, Sabbione, Giorico, Malcore, Palumbo, Bittante, Saric, Saber.
Allenatore: Calabro
Arbitro: Pinzani di Empoli, assistenti Rossi di Rovigo e Muto di Torre Annunziata, quarto ufficiale Valiante di Salerno
Note: ammoniti Pasciuti, Deli, Poli
Il post partita di Calabro
E’ una sconfitta che ci deve far riflettere, lunedì la analizzeremo bene perché se vogliamo fare punti in certi campi e contro certe squadre dobbiamo evitare certi errori. Eravamo partiti bene in entrambi i tempi, poi ci siamo allungati e allargati e se concedi spazi a questi avversari ti mettono in difficoltà. Non dobbiamo più ripetere certi errori sia di squadra che individuali”.
“Abbiamo perso le marcature anche in area e le distanze in certi momenti, bisogna partire dalle basi per fare bene le cose.
Quando ci siamo allungati e allargati è poi subentrato anche il nervosismo e tutto è stato più difficile e abbiamo commesso errori che non ci possiamo permettere”.
“Le scelte degli uomini? Concas perché volevamo lavorare con lui sul loro mediano basso in fase di non possesso e credo che nel primo quarto d’ora di gara ci fossimo anche riusciti bene, riuscendo a essere pungenti anche grazie al lavoro di Cico. Nzola l’abbiamo inserito perché non riuscivamo ad allungare la difesa avversaria e ne avevamo bisogno per poi ripartire e avevamo bisogno anche di centimetri. Calapai per Pasciuti invece perché Lorenzo era ammonito e non volevamo perderlo per la prossima partita, mentre l’ingresso di Jelenic è stato per dargli minutaggio”.
“Se è il momento più difficile? La cosa positiva di questa Società è che l’allenatore non si sente mai solo, si condivide tutto il lavoro con lo staff e lunedì vedremo la partita insieme e inizieremo a lavorare sugli errori commessi. Poi è normale che le responsabilità sono sempre dell’allenatore ma in questo ambiente l’allenatore è messo nelle condizioni di lavorare bene perché ha l’aiuto di tante persone”.
Nella foto, mister Calabro